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Aria nel sistema di raffreddamento auto: non andare dal meccanico, così risolvi in 5 minuti
Problemi causati dall’aria nel sistema di raffreddamento mondo-motori.it

L’aria nel sistema di raffreddamento rappresenta un problema piuttosto comune ma spesso sottovalutato dagli automobilisti.
Per fortuna, non sempre è necessario rivolgersi a un’officina meccanica: con pochi accorgimenti è possibile effettuare una corretta espulsione dell’aria e un lavaggio fai da te del circuito di raffreddamento, garantendo così il buon funzionamento del motore.
La presenza di bolle d’aria nel circuito di raffreddamento ostacola la corretta circolazione del liquido refrigerante, provocando punti caldi e aumentando il rischio di surriscaldamento. Questo fenomeno può derivare da perdite, rabbocchi non corretti o da una manutenzione inadeguata. Ad esempio, se il tappo di espansione o di fusione presenta difetti o perdite, come nel caso di alcune autovetture che perdono acqua dal tappo sul lato del cambio, l’entrata di aria è quasi inevitabile. La conseguenza è una diminuzione dell’efficacia del sistema di raffreddamento e un potenziale danno al motore.
In molti casi, la sostituzione del tappo difettoso potrebbe richiedere operazioni costose, come la rimozione del cambio, che comportano un esborso economico spesso sproporzionato rispetto al valore del pezzo. Per questo motivo, molti automobilisti preferiscono tentare un intervento fai da te.
Come eseguire il lavaggio del circuito di raffreddamento con rimedi naturali
Prima di procedere al rabbocco con il liquido refrigerante, è fondamentale effettuare un lavaggio accurato del circuito, soprattutto se si sospetta la presenza di calcare dovuta a precedenti rabbocchi esclusivamente con acqua non trattata. Una soluzione efficace e naturale per rimuovere i depositi di calcare è l’utilizzo di una miscela di aceto e bicarbonato, noti per le loro proprietà anticalcare.
Per un impianto di raffreddamento che necessita di circa 4 litri di liquido, si consiglia di utilizzare una percentuale equilibrata: ad esempio, si può aggiungere circa metà litro di aceto bianco insieme a un cucchiaio di bicarbonato per ottenere un’azione pulente efficace senza rischiare danni alle componenti interne. Dopo aver versato la miscela nel radiatore, si avvia il motore e si lascia girare a regime minimo per circa 10-15 minuti, facendo attenzione a non superare la temperatura di sicurezza per evitare danni.
Successivamente, si lascia raffreddare completamente il motore, si svuota il liquido e si risciacqua il circuito con acqua pulita per rimuovere eventuali residui. Solo a questo punto si procede con il rabbocco del liquido refrigerante specifico, preferibilmente un antigelo di qualità, che protegge il sistema sia dal gelo che dalla corrosione.

Dopo il lavaggio e il rabbocco, è essenziale eliminare l’aria intrappolata nel sistema. Questo processo, noto come spurgo, va eseguito con attenzione seguendo alcuni semplici passaggi:
- Accendere il motore a freddo e lasciarlo raggiungere la temperatura di esercizio.
- Tenere il tappo del radiatore o del vaso di espansione leggermente aperto per permettere all’aria di uscire.
- Far salire e scendere il livello del liquido mediante accelerazioni leggere e brevi.
- Controllare periodicamente il livello del liquido e rabboccare se necessario.
- Chiudere il tappo solo quando non fuoriesce più aria e il livello si stabilizza.
Questa procedura è fondamentale per evitare la formazione di bolle d’aria che possono compromettere la circolazione del liquido refrigerante e la corretta dissipazione del calore.
Consigli pratici per la manutenzione del sistema di raffreddamento
L’uso di acqua di rubinetto non depurata per il rabbocco, sebbene possa sembrare una soluzione economica, favorisce la formazione di calcare e incrostazioni che riducono l’efficienza del sistema. È consigliabile utilizzare acqua demineralizzata o liquido refrigerante già pronto all’uso per evitare problemi a lungo termine.
Inoltre, è importante effettuare controlli periodici e mantenere il sistema sempre in condizioni ottimali, soprattutto prima della stagione estiva quando il rischio di surriscaldamento aumenta sensibilmente.
Infine, in caso di perdite o malfunzionamenti evidenti, è sempre preferibile consultare un professionista per evitare danni gravi al motore, anche se molte operazioni di base come il lavaggio e lo spurgo possono essere eseguite autonomamente con un minimo di attenzione e attrezzatura adeguata.
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