Analisi dell’andamento del mercato dei carburanti: gas in discesa

Variazioni di prezzo nei carburanti: un esame dettagliato sulle dinamiche di mercato, la curiosa eccezione dei distributori no-logo.

Negli ultimi trenta giorni, la sfera dei carburanti è stata testimone di una notevole turbolenza. La benzina, che inizialmente si aggirava sopra gli 1,83 euro al litro, ha intrapreso un percorso oscillante, scendendo a 1,812 euro, per poi risalire a 1,825 euro. Il gasolio ha seguito un movimento simile, con fluttuazioni più contenute, oscillando tra 1,681 e 1,665 euro al litro.

Nel frattempo, il gas ha rappresentato la vera sorpresa. Sia il metano che il GPL hanno dimostrato un trend in discesa costante durante lo stesso periodo, con i prezzi medi nazionali che si attestano a 1,479 euro/kg per il metano e 0,74 euro/l per il GPL. In soli trenta giorni, il gas naturale ha registrato un calo del prezzo dell’8%. Questa tendenza alimenta la speranza di un ritorno ai “bei vecchi tempi”, quando il prezzo del metano era di circa 1 euro al kg.

Geografia dei prezzi: dove costa di più?

A livello regionale, la Calabria, alcune aree limitrofe, la provincia di Bolzano e gran parte della Sardegna si confermano come le zone con i prezzi più elevati per i carburanti liquidi. La mappa del GPL, invece, presenta un quadro molto più eterogeneo. Il metano, con prezzi generalmente sotto la media, trova la sua fortezza nelle zone della fascia adriatica e padana.

Intrigantemente, i distributori no–logo, sebbene generalmente associati a prezzi più bassi, esibiscono in realtà i valori più alti per benzina e gasolio. L’unica eccezione riguarda il GPL, dove i distributori no-logo mantengono invariabilmente i prezzi più bassi.

In conclusione, i recenti sviluppi nel mercato dei carburanti invitano a monitorare attentamente l’andamento dei prezzi. Il futuro potrebbe riservare sorprese, forse una rivoluzione in atto? Solo il tempo potrà dircelo.

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