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Allarme Porsche: la casa tedesca è in grande sofferenza

Trimestre difficile per Porsche: crollano vendite in Cina e cresce il peso dei dazi statunitensi. Gli obiettivi finanziari vengono rivisti al ribasso.
La Porsche ha chiuso il primo trimestre del 2025 con risultati decisamente inferiori alle attese, complici diversi fattori macroeconomici e specifici di settore. Il marchio tedesco ha registrato un calo delle consegne del 7,9%, fermandosi a 71.470 veicoli, e una contrazione del fatturato da 9,01 a 8,86 miliardi di euro. Il dato più preoccupante riguarda però l’utile operativo, sceso di quasi il 41% a 0,76 miliardi, riducendo il margine sui ricavi dall’8,6% rispetto al 14,2% dello stesso periodo 2024. In netto calo anche il profitto netto (-44%) e i flussi di cassa operativi, scesi da 1,56 a 0,95 miliardi di euro. La casa di Zuffenhausen attribuisce il rallentamento alle difficoltà economiche globali, alle tensioni politiche e a spese straordinarie da 200 milioni di euro destinate a riorganizzare le attività produttive e tecnologiche.
Tagli alle previsioni annuali e stop all’espansione Cellforce
Contestualmente alla pubblicazione dei conti, Porsche ha rivisto al ribasso le previsioni per il 2025: il fatturato atteso scende a 37-38 miliardi di euro (dai 39-40 precedenti), mentre il margine operativo si contrae ulteriormente, con un nuovo intervallo stimato tra 6,5% e 8,5%, contro il 10-12% precedentemente previsto. Un ruolo determinante è stato giocato dal rallentamento delle vendite delle auto elettriche, che pur avendo raggiunto il 26% del mix nel primo trimestre, pongono nuove sfide. L’azienda ha deciso di ristrutturare Cellforce, la controllata per lo sviluppo delle batterie, rinunciando all’espansione autonoma e cercando invece partnership esterne. I costi straordinari legati alle batterie saliranno così a 1,3 miliardi di euro, peggiorando ulteriormente i conti.

Il futuro tra elettrico e V8: tutte le novità in arrivo
Il 2025 si annuncia comunque come anno cruciale nella strategia di transizione elettrica del marchio. In arrivo le versioni a batteria di Porsche 718 Boxster e Cayman, basate sulla piattaforma PPE condivisa con Audi e con potenze superiori ai 500 CV. Il debutto è atteso entro fine anno. Parallelamente, sarà svelata anche la nuova Porsche Cayenne elettrica, costruita su una PPE aggiornata con architettura a 800 Volt per ricariche ultrarapide. Anche se i dettagli tecnici non sono ancora ufficiali, si prevedono prestazioni superiori rispetto alla recente Macan EV. Nonostante la forte spinta verso l’elettrico, Porsche manterrà in gamma anche versioni endotermiche e ibride, con motori come il V8 adattati alle normative ambientali.
La casa tedesca continua a monitorare l’impatto dei dazi statunitensi, che potrebbero pesare ancora di più sulle vendite nei prossimi mesi, in un contesto già difficile soprattutto in Cina, dove le consegne sono crollate del 42%. Il mix tra innovazione elettrica e pragmatismo termico sarà la chiave per affrontare un anno in chiaroscuro, in cui Porsche dovrà bilanciare investimenti e redditività.
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