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Allarme per le auto cinesi: si rubano con facilità, ecco il motivo
Una vulnerabilità diffusa nelle auto cinesi: i fattori che facilitano il furto-mondo-motori.it

Nel dibattito crescente sull’affidabilità e la sicurezza delle automobili prodotte in Cina, emerge un problema particolarmente rilevante.
Questo fenomeno, segnalato da diverse indagini e report recenti, pone interrogativi importanti sulle tecnologie di sicurezza adottate e sulle implicazioni per il mercato europeo, dove la diffusione di questi veicoli è in rapida espansione.
Secondo un recente studio condotto nel Regno Unito da un istituto di ricerca specializzato in sicurezza automobilistica, le automobili di origine cinese risultano particolarmente vulnerabili ai furti rispetto ai modelli tradizionali europei e giapponesi. La ragione principale risiede nella semplicità con cui i ladri riescono a bypassare i sistemi di sicurezza elettronici, spesso meno sofisticati o aggiornati rispetto agli standard internazionali più rigorosi.
La tecnologia di bloccaggio e antifurto impiegata in molti modelli cinesi, sebbene economicamente vantaggiosa e innovativa in termini di connettività, presenta delle falle che possono essere sfruttate con strumenti relativamente semplici, come dispositivi di intercettazione delle chiavi digitali o tecniche di hacking dei sistemi telematici. Questo aspetto espone non solo il proprietario dell’auto a rischi diretti, ma anche le compagnie assicurative e la rete di vendita a problematiche legate alla sicurezza e all’immagine del prodotto.
L’espansione delle auto cinesi in Europa e il rischio per i consumatori
Negli ultimi anni, il mercato europeo ha assistito a un incremento significativo dell’importazione e della vendita di auto cinesi, soprattutto nei segmenti delle vetture elettriche e ibride. Marchi come BYD, NIO e Great Wall Motors si sono imposti come alternative competitive, puntando su prezzi vantaggiosi e tecnologie all’avanguardia, incluse soluzioni di guida autonoma e connettività avanzata. Tuttavia, questa crescita ha portato con sé un aumento proporzionale dei furti, come evidenziato da dati delle forze dell’ordine e dai registri assicurativi.
Le autorità e le associazioni dei consumatori hanno lanciato allarmi riguardo alla necessità di adottare misure più rigorose di controllo e certificazione per i sistemi di sicurezza elettronica di questi veicoli. Inoltre, si sottolinea l’importanza di un’adeguata informazione ai potenziali acquirenti circa le caratteristiche di sicurezza e le eventuali vulnerabilità, per consentire una scelta consapevole.

Per contrastare la diffusione di furti, alcuni produttori cinesi stanno già investendo in aggiornamenti software e in sistemi di autentificazione più complessi, come l’uso di biometria e chiavi digitali con crittografia avanzata. Inoltre, la collaborazione con enti europei per la certificazione e la standardizzazione dei dispositivi di sicurezza rappresenta un passo fondamentale per garantire una maggiore affidabilità.
Parallelamente, le forze dell’ordine stanno adottando tecnologie di contrasto più sofisticate, inclusa la condivisione di database internazionali sulle vetture rubate e l’impiego di sistemi di tracciamento GPS più precisi, per ridurre i tempi di recupero e prevenire i furti seriali.
La crescente attenzione verso la sicurezza delle auto cinesi riflette una fase di maturazione del mercato, in cui la qualità del prodotto e la tutela del consumatore diventano elementi imprescindibili per la competitività globale. La sfida principale resta quella di coniugare innovazione tecnologica, accessibilità economica e robustezza dei sistemi di protezione, per evitare che la facilità con cui si possono sottrarre questi veicoli comprometta la loro reputazione e la fiducia degli utenti.
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