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Allarme airbag, queste officine non ne vogliono sapere di occuparsene: il motivo

A partire dal 1° agosto 2025, i centri Speedy hanno annunciato che non accetteranno più veicoli dotati di specifici airbagdifettosi.
Nell’ultimo mese, il dibattito attorno agli airbag Takata ha riacquistato vigore, non solo per i gravi rischi connessi al loro malfunzionamento, ma anche per le recenti decisioni di molti centri di assistenza auto. A partire dal 1° agosto 2025, i centri Speedy hanno annunciato che non accetteranno più veicoli dotati di airbag Takata difettosi, rendendo ancora più complessa una situazione già drammatica per gli automobilisti. Questo articolo esplorerà le ragioni di questa decisione, le implicazioni per i conducenti e il contesto più ampio di uno scandalo che ha coinvolto l’industria automobilistica a livello globale.
Origine dello scandalo Takata
Lo scandalo Takata ha origine in un difetto di fabbricazione che può provocare l’esplosione degli airbag, lanciando schegge metalliche all’interno dell’abitacolo. Questo problema ha portato a un richiamo massiccio di veicoli, con il governo francese che ha recentemente ordinato il richiamo di 800.000 veicoli prodotti tra il 1998 e il 2019. Tra i modelli interessati ci sono automobili popolari come Citroën C3 e DS3, costrette a fermarsi a causa della gravità del rischio. I dati riportano circa una ventina di decessi avvenuti in Francia negli ultimi mesi, attribuiti direttamente a malfunzionamenti degli airbag Takata, sottolineando l’urgenza di affrontare la questione.

Il governo ha avviato misure per garantire che i costruttori forniscano veicoli sostitutivi ai clienti in attesa delle riparazioni necessarie. Tuttavia, i centri di assistenza auto, inclusi nomi noti come Speedy, Point S e Norauto, stanno adottando misure drastiche, rifiutando di eseguire qualsiasi tipo di intervento su veicoli con airbag difettosi. La comunicazione ufficiale di Speedy chiarisce che è responsabilità dei clienti verificare se il proprio veicolo è soggetto a un richiamo prima di portarlo in assistenza. Qualora il veicolo risulti coinvolto, il centro non potrà procedere con nessun tipo di manutenzione fino a quando gli airbag non saranno stati sostituiti.
Questa posizione dei centri di assistenza non è solo una questione di protocollo, ma anche di sicurezza per i dipendenti. Una responsabile della comunicazione di un altro gruppo di centri auto ha sottolineato che i tecnici non sono né formati né autorizzati a intervenire su veicoli con airbag difettosi, classificando l’operazione come “troppo pericolosa”. La preoccupazione per la sicurezza dei lavoratori ha portato molte officine a rifiutare categoricamente la presa in carico di questi veicoli, anche per interventi di routine come la sostituzione delle pastiglie dei freni o i tagliandi.
Questa nuova realtà mette i conducenti in una posizione difficile. Ora, per poter accedere a qualsiasi servizio di assistenza, dovranno fornire prova della sostituzione degli airbag difettosi. Speedy ha chiarito che solo dopo aver ricevuto un giustificativo di sostituzione degli airbag, saranno in grado di riprendere la manutenzione del veicolo. Questa misura, sebbene necessaria per garantire la sicurezza, crea ulteriori complicazioni per gli automobilisti, molti dei quali potrebbero già trovarsi in difficoltà economiche e non avere accesso immediato a un veicolo sostitutivo.
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