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Alfa Romeo, Tavares: “È già tornata in utile”
L’Alfa Romeo torna in utile, l’inizio di un “viaggio” come dichiarato dall’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares.
Tornano a quadrare i conti in casa Alfa Romeo. Scontati alcuni decenni complessi, segnati da bassi numeri commerciali, il Chief Executive Officer di Stellantis, Carlos Tavares, certifica il rilancio economico del marchio. “Il turnaround è in corso, ma nel 2021 Alfa Romeo è tornata alla redditività e ora stiamo guadagnando slancio con la Tonale, primo veicolo elettrificato del marchio”.
Il cambio al timone stabilito dal conglomerato italo francese, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e PSA, ha dato i suoi effetti. La fiducia riposta nelle capacità di Jean-Philippe Imparato si è tradotta nella svolta tanto attesa del marchio. Un’investitura figlia degli eccellenti rapporti già in essere tra Imparato e Tavares. Difatti, il primo è l’uomo di fiducia dell’ad di Stellantis, un vero e proprio braccio destro.
Inoltre, ha già ricoperto un ruolo essenziale nella ripresa della Peugeot. Anche il Costruttore automobilistico d’oltralpe non veniva da un periodo semplice. I volumi rimanevano bassi, fino a quando non è arrivato un nuovo comandante.
Corsa appena iniziata
Già abituato ad affrontare sfide ardue, Jean-Philippe Imparato ha saputo trovare la ricetta adatta a ‘guarire’ il paziente Alfa Romeo. Celebrare i traguardi raggiunti è bene, tuttavia la strada è ancora lunga. Come raccontato dallo stesso Tavares, il brand italiano ha “appena iniziato” la sua corsa e, in particolare, il “viaggio” che lo porterà ad avere per il 2027 un portafoglio prodotti interamente elettrico, perlomeno su certi mercati di riferimento di Europa, Nord America e Cina.
Tavares, che ha parlato di forti “possibilità di crescita per Alfa ora che il modello di business è stato sistemato”, ha ribadito la sua opinione sugli oneri legati all’elettrificazione: “L’unico modo per andare avanti è assorbire questi costi supplementari: dobbiamo migliorare del 10% la nostra produttività ogni anno riducendo i costi distribuzione e aumentando la qualità”, ha spiegato Tavares, secondo cui i fornitori “devono dare il loro contributo ai costi supplementari legati all’elettrificazione”.
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