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Alfa Romeo delude tutti: annunciato grave ritardo
Il marchio del Biscione ha preso una decisione che sicuramente non farà piacere a lavoratori e appassionati di auto. Ecco tutti i dettagli in merito.

Alfa Romeo è una delle più importanti e rinomate case automobilistiche del nostro Paese. Il brand è facilmente riconoscibile per la presenza dello storico simbolo del Biscione. L’azienda venne fondata a Milano nel lontano 1910 e nel corso dei decenni si è contraddistinta per la produzione di diverse auto che hanno fatto letteralmente la storia.
La caratteristica principale di Alfa Romeo è la forte impronta sportiva data alla maggior parte delle auto realizzate. Dal 2021 fa parte – insieme ad altri 13 storici marchi, fra i quali Fiat, Maserati, Citroen e tanti altri ancora – del gruppo Stellantis, nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Group (Peugeot-Citroen).
Fra i modelli di recente produzione, quelli ad aver avuto maggiormente successo sul mercato sono stati l’Alfa Romeo Giulia – una berlina sportiva caratterizzata dalla presenza della trazione posteriore – il SUV Stelvio e la Tonale. Quest’ultimo modello è un crossover molto compatto e famoso per il fatto di essere stato il primo modello ibrido plug-in del Biscione.
Ma per quale motivo Alfa Romeo nelle ultime ore è stata costretta a prendere una decisione che ha deluso parecchi addetti ai lavori e appassionati? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.
La deludente decisione presa da Alfa Romeo su questi due modelli di auto: tutto quello che c’è da sapere
Alfa Romeo ha annunciato un nuovo importante ritardo nell’avvio della produzione delle nuove generazioni di Alfa Romeo Stelvio e di Alfa Romeo Giulia. La data di avvio della produzione di questi due modelli, infatti, slitterà al 2028. I motivi sono legati all’incertezza in cui versa il mercato automobilistico globale.

Stellantis, in pratica, sta valutando nuove strategie per il rilancio del fatturato e delle vendite. Esse dovranno essere in grado di bilanciare le varie esigenze globali del mercato in questo periodo di transizione tecnologica, cercando di salvaguardare anche i lavoratori impegnati nei vari stabilimenti del nostro Paese.
L’incertezza dei consumatori e una diffusione inferiore alle attese in merito ai motori elettrici sono le cause principali di questo cambio di rotta. Stellantis, quindi, ha scelto di prendersi un po’ di tempo, modificando la strategia produttiva e dando ancora nuova linfa alla diffusione dei motori termici.
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