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Sono le città con meno traffico al mondo: un paradiso in Terra, c'è anche un'italiana

Stanco del tragico traffico cittadino? Spostati in queste città. Anche in Italia, c’è pace e relax!
Nel panorama mondiale delle città meno congestionate dal traffico automobilistico spiccano alcune località che hanno scelto di limitare o escludere totalmente la presenza di veicoli a motore, creando così autentici paradisi urbani dove la qualità della vita e la sostenibilità ambientale sono al primo posto. Tra queste, figura anche una città italiana di grande rilievo, simbolo di un modello di mobilità alternativo e di grande valore culturale.
Venezia, patrimonio mondiale dell’UNESCO, rappresenta uno degli esempi più noti di città quasi completamente priva di traffico automobilistico. Costruita su un intricato sistema di canali e isole, la città lagunare è impraticabile per le automobili, e la sua mobilità in molte zone si basa interamente su imbarcazioni e spostamenti a piedi con le auto che possono accedere solo a determinate aree, lontane dal centro storico. Questa struttura urbana unica ha plasmato l’identità di Venezia e le conferisce un fascino senza pari, oltre a garantire un ambiente meno inquinato e più vivibile per residenti e visitatori.
Similmente, Zermatt in Svizzera, situata ai piedi del celebre Cervino, è un altro esempio di città car-free da decenni. Qui il traffico motorizzato è sostituito da veicoli elettrici e carrozze trainate da cavalli, garantendo così un ambiente naturale preservato e una qualità dell’aria nettamente superiore rispetto ad altre località alpine.
In Africa, Lamu in Kenya e Fes el Bali in Marocco offrono modelli di mobilità tradizionale in contesti urbani storici. A Lamu, la circolazione delle automobili è vietata, e gli spostamenti avvengono a piedi, in barca o con l’uso di asini. Fes el Bali, cuore antico di Fes e anch’esso sito UNESCO, si caratterizza per una rete fitta di strade strette e tortuose, impraticabili ai veicoli, dove camminare o utilizzare mezzi tradizionali come asini e carretti è la norma.
Villaggi e isole: piccoli paradisi senza auto
In Europa, il villaggio di Giethoorn nei Paesi Bassi, soprannominato la “Venezia dei Paesi Bassi”, è un borgo senza strade carrabili, dove l’unico mezzo di trasporto sono i canali e le imbarcazioni. Questa particolare struttura consente un ambiente tranquillo e incontaminato, lontano dal rumore e dall’inquinamento delle automobili.
Un modello simile si osserva sull’isola di Mackinac Island nel Michigan, USA, dove le auto sono vietate e i mezzi di trasporto sono biciclette e carrozze trainate da cavalli. Questo divieto contribuisce a conservare l’atmosfera storica e naturale dell’isola, rendendola una meta turistica molto apprezzata per chi cerca un’esperienza rilassante e senza stress.
Niente traffico in queste città – www.Mondo-Motori.it
Anche in Asia esiste un esempio emblematico di città senza automobili: Matheran in India, l’unica stazione collinare senza auto del continente. L’accesso avviene esclusivamente tramite una ferrovia a scartamento ridotto o a piedi, consentendo così di preservare l’ambiente montano e di mantenere una qualità dell’aria elevata.
L’Europa che punta alla mobilità dolce
Tra le città europee che hanno adottato politiche di restrizione del traffico automobilistico, spicca Ghent in Belgio. Nel centro storico è stata istituita una vasta zona a traffico limitato, favorendo spostamenti a piedi e in bicicletta. Questa iniziativa ha migliorato la vivibilità urbana, ridotto l’inquinamento e promosso uno stile di vita più sano per gli abitanti.
Infine, Hydra, un’isola greca, vieta qualsiasi veicolo a ruote a causa del suo terreno collinare. Gli spostamenti avvengono a piedi o con asini, mantenendo intatta la tradizione e l’equilibrio paesaggistico.
Queste città e località rappresentano esempi virtuosi di come sia possibile ripensare la mobilità urbana e rurale, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità della vita attraverso la riduzione o l’eliminazione del traffico automobilistico. Venezia, con la sua storia millenaria e la sua struttura unica, si conferma così un simbolo mondiale di questo approccio sostenibile.
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