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Lo facciamo tutti ma non serve a nulla: l'avviso di un matematico sulla velocità a cui guidiamo

La velocità è sopravvalutata. Lo dicono anche i dati e le equazioni.
La frenesia di correre sulle strade è una trappola mentale in cui quasi tutti cadiamo, ma che, come spiega un matematico esperto, non ci fa guadagnare davvero tempo. Anzi, guidare più veloce oltre i limiti non solo è pericoloso, ma quasi inutile in termini di risparmio temporale.
Viviamo in un’era dove tutto deve essere «più veloce», dal cibo ai trasporti. Sulla strada, questo si traduce in persone pronte a spingere sull’acceleratore convinte di arrivare prima. Ma José Ángel Murcia, divulgatore matematico di fama, ha smascherato questo mito con calcoli semplici ma schiaccianti.
Secondo Murcia, aumentare la velocità non comporta un risparmio di tempo proporzionale. Un esempio: percorrere un chilometro a 60 km/h richiede un minuto, a 120 km/h solo 30 secondi, ma passando da 120 a 140 km/h il guadagno si riduce a soli 4 secondi per chilometro. Quattro secondi sono praticamente insignificanti se confrontati al rischio enorme che si corre.
La spiegazione sta nella cosiddetta curva inversa: più si aumenta la velocità, meno si guadagna in termini di tempo per ogni chilometro aggiuntivo. Passare da 60 a 80 km/h fa una differenza evidente, ma da 120 a 140 km/h la variazione è quasi impercettibile. Paradossalmente, è proprio qui che il pericolo si amplifica.
L’illusione dell’efficienza in strada
Molti automobilisti sovrastimano quanto si possa guadagnare aumentando la velocità di 20 km/h. Per un viaggio di 100 km, a 120 km/h si impiegano 50 minuti, a 140 km/h circa 43: sette minuti risparmiati, ma a quale costo?
Non si tratta solo del rischio di multe salate o di una possibile sospensione della patente: il costo economico e fisico è molto più alto. A velocità superiori ai 100 km/h, infatti, il consumo di carburante cresce tra il 15% e il 30%, con un’usura accentuata di pneumatici e motore. Senza dimenticare l’aumento del rischio di incidenti gravi, come sottolineato anche dalla DGT, che mette in guardia su come un impatto a 140 km/h possa essere fatale anche con auto modernissime.

Nessuno considera mai questa cosa – www.Mondo-Motori.it
La matematica e la sicurezza stradale convergono in un’unica verità: guidare oltre i limiti non paga. L’incremento del rischio è esponenziale, mentre il risparmio di tempo è marginale e spesso vanificato da semafori, traffico o pedaggi che obbligano a fermarsi.
In più, la pressione psicologica di dover mantenere velocità elevate aumenta lo stress e la probabilità di errori. Per non parlare delle multe, che possono tradursi in pesanti sanzioni economiche e legali.
Quindi, la prossima volta che ti prende la voglia di accelerare per arrivare «prima», ricorda: arrivare qualche minuto in anticipo non vale né un incidente né un verbale salato. A volte, il vero risparmio è nel rallentare e guidare con giudizio.
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