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Ha riaperto dopo 10 anni una delle più suggestive grotte marine d'Italia: non puoi mancare la tappa

Un luogo meraviglioso dove i turisti si tuffano più che volentieri. Ecco dove devi andare se lo snorkeling è la tua passione.
Dopo un’attesa decennale, torna accessibile al pubblico una delle meraviglie naturali e spirituali più affascinanti d’Italia.
La riapertura ufficiale di questo sito mozzafiato è avvenuta il 15 agosto 2025, nel giorno di Ferragosto, tradizionalmente dedicato alla Solennità dell’Assunzione di Maria, con una cerimonia alla presenza del Rettore del Santuario della Santissima Trinità, padre Daniele Belussi, dei missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere e delle autorità locali guidate dal sindaco di Gaeta, Cristian Leccese.
Ma rompiamo gli indugi e andiamo a conoscere questa località dove, se siete appassionati di mare, immersioni e fauna marina, dovete assolutamente tuffarvi, in tutti i sensi…
La riapertura è ufficiale, devi approfittarne
Il sito in questione è la Grotta del Turco che merita di essere esplorata tanto quanto la vicina Montagna Spaccata. Situate sul versante occidentale del Monte Orlando, queste formazioni sono avvolte da antiche leggende e rappresentano un patrimonio storico e paesaggistico di straordinario valore, ora finalmente restituito ai visitatori grazie a un importante intervento di restauro e messa in sicurezza.
La Grotta del Turco, conosciuta anche come Santuario della Montagna Spaccata, è rimasta chiusa per motivi di sicurezza a causa del pericolo di caduta massi da un muro sovrastante. In questi dieci anni, i visitatori potevano solo ammirare da lontano le sue acque cristalline e le sue pareti rocciose. Ora, grazie a un restauro accurato che ha interessato anche la Cappella del Crocifisso, la facciata e la sagrestia della chiesa adiacente, è possibile riscoprire uno dei luoghi più suggestivi della costa laziale.
La Montagna Spaccata deve il suo nome a una leggenda che narra come durante la crocifissione di Cristo questa montagna si sarebbe divisa in tre massicci blocchi di roccia, un evento che ancora oggi affascina e ispira fede e meraviglia. La Grotta, invece, prende il nome da un episodio leggendario: un comandante saraceno, colpito da un senso di incredulità verso la sacralità del luogo, avrebbe lasciato impressa sulla roccia la sua mano, visibile ancora oggi e conosciuta come la “mano del Turco”.

Tuffati nella grotta del Turco e Montagna Spaccata (YouTube) -www.Mondo-Motori.it
L’accesso alla grotta avviene tramite un percorso di circa 300 gradini, completamente ricostruiti e messi in sicurezza. Le pareti rocciose circostanti sono state consolidate e le ringhiere rifatte, garantendo un passaggio sicuro e panoramico. La discesa regala scorci mozzafiato: il contrasto tra il bianco delle scogliere e l’azzurro intenso del mare, la brezza marina e il silenzioso richiamo di un luogo sospeso tra natura e spiritualità.
Padre Daniele Belussi ha sottolineato l’importanza dell’intervento: “Il Pontificio Istituto Missioni Estere ha investito risorse significative per restaurare questo complesso non solo per valorizzarlo come centro spirituale, ma anche per far emergere la bellezza del creato che in questo luogo ci è stata affidata”. La Grotta del Turco diventa così un punto di incontro tra storia, mito e fede, un’esperienza immersiva che attraversa i secoli e coinvolge i sensi.
Quando posso andarci?
La Grotta del Turco è aperta ai visitatori dal martedì alla domenica, con orari mattutini dalle 9:00 alle 12:00 e pomeridiani dalle 14:30 alle 17:30. Il lunedì è previsto un giorno di chiusura per consentire il riposo e la manutenzione del sito. L’ingresso si basa su un sistema di offerta libera, un invito rivolto a tutti coloro che desiderano vivere l’emozione di questo luogo unico e contribuire volontariamente alla sua conservazione.
Questa riapertura rappresenta un’occasione imperdibile per chi ama esplorare i tesori naturali e culturali d’Italia, per gli appassionati di cammini spirituali e per chi cerca un’esperienza che unisca bellezza paesaggistica e profondità storica. La Grotta del Turco e la Montagna Spaccata, dopo dieci anni di silenzio, tornano a parlare con la loro voce antica, invitando a scoprire il fascino di un luogo senza tempo.
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