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È vero che il diesel consuma meno di tutti? La realtà ti manderà ai matti

Gasolio si o no? La risposta dipende molto dalle tue esigenze!
Il dibattito sulla convenienza del motore diesel nel panorama automobilistico attuale rimane vivo e acceso, soprattutto per chi cerca di orientarsi tra le diverse soluzioni di alimentazione disponibili sul mercato. Il motore diesel è ancora il re del risparmio carburante nel 2025? La risposta, come spesso accade, non è univoca e dipende da diversi fattori legati all’uso e alle caratteristiche dell’auto.
Chi considera l’acquisto di una vettura diesel nel 2025 deve prima di tutto valutare l’effettivo chilometraggio annuo. Il diesel resta la scelta più vantaggiosa solo per chi percorre almeno 15.000-20.000 chilometri all’anno, con una media di 1.000-1.500 al mese. Questo perché i motori a gasolio sono progettati per ottimizzare consumi ed efficienza su percorrenze lunghe e costanti. Al contrario, un utilizzo limitato o prevalentemente urbano può rivelarsi problematico.
In particolare, chi utilizza poco l’auto e la lascia spesso ferma in garage rischia di incorrere in problemi al filtro antiparticolato (FAP). Il FAP, elemento cruciale per il contenimento delle emissioni nelle vetture diesel, necessita di percorsi a velocità sostenuta per rigenerarsi correttamente, altrimenti si intasa e richiede interventi costosi in officina. Questa criticità è un punto fondamentale da considerare prima di scegliere un diesel.
L’offerta diesel in Italia nel 2025: limitata e costosa
Un altro elemento che incide sulla scelta è la disponibilità di modelli diesel sul mercato italiano. Attualmente sono in vendita solo 78 vetture alimentate a gasolio, un numero molto ridotto rispetto a qualche anno fa. L’offerta si concentra principalmente su modelli con prezzo d’ingresso superiore ai 30.000 euro, rendendo questa scelta impegnativa per chi cerca un’auto più economica.
Esistono però alcune eccezioni, come la Fiat Tipo o la Renault Clio, che offrono versioni diesel a prezzi più accessibili, ma si tratta di modelli rari e meno rappresentativi. Questo scenario riduce la possibilità di scegliere un diesel a basso costo, spingendo gli acquirenti verso alternative più convenienti.

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Per chi percorre meno chilometri o preferisce una soluzione più economica, le motorizzazioni a benzina o le ibride rappresentano un’opzione più sensata nel 2025. I moderni motori ibridi, in particolare, offrono consumi molto vicini a quelli dei diesel più recenti, ma senza le problematiche legate a FAP e valvola EGR.
Modelli come la Toyota Yaris, la Suzuki Swift e la Honda Jazz sono disponibili con motorizzazioni ibride, sia full hybrid che mild hybrid (MHEV), e hanno listini spesso inferiori ai 20.000 euro, soprattutto se si approfitta delle promozioni di mercato. Queste vetture combinano bassi consumi a costi di gestione contenuti e a una maggiore praticità nell’uso quotidiano, specie per chi guida prevalentemente in ambito urbano o periurbano.
Insomma, mentre il diesel mantiene il suo primato nel risparmio carburante per chi macina molti chilometri, le alternative ibride stanno guadagnando terreno grazie a un equilibrio tra efficienza, costi e praticità d’uso, modificando così gli scenari della mobilità sostenibile e conveniente nel 2025.
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