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Ponte sullo Stretto, guai per Salvini: un disastro ancora prima di iniziare

Non sempre le opere massicce del Governo vengono accolte bene. Siamo sicuri che il ponte sia la volontà degli italiani?
Non sempre le grandi opere vengono capite subito da chi può beneficiarne in futuro. E non sempre le idee più imponenti sono quelle che arrivano dopo una realizzazione lineare e priva di intoppi. La destra italiana che da anni si batte per avere un Ponte sullo Stretto di Messina lo sa molto bene.
Il tema della costruzione di un ponte sullo Stretto per facilitare un passaggio di turisti, abitanti e merci dalla terraferma del nostro paese alla Sicilia, uno spostamento che oggi si svolge principalmente con traghetti che fanno avanti e indietro a tutte le ore del giorno ma che risulta sicuramente più lento rispetto ad un movimento di auto su un ponte, è un cavallo di battaglia di molti politici italiani. Solo uno però sembra determinato a portarlo a termine.
Il politico Matteo Salvini, punto di riferimento del MIMIT, dopo la rivoluzione del Codice della Strada si è impuntato su questo progetto e intende portarlo avanti ad ogni costo. Il ponte sullo Stretto non è un progetto infattibile – si tratta di coprire pochi chilometri quando in paesi come USA e Cina esistono ponti sospesi molto più grandi e complicati – ma presenta diversi punti a sfavore che gli italiani, evidentemente considerano impossibili da aggirare.
Dramma sul Ponte di Messina: gli italiani non lo vogliono
Al di là della netta opposizione di diversi partiti di sinistra che potrebbe anche essere una mossa per mettersi solo di traverso al Governo va detto che gli italiani non si sono mostrati così interessati al progetto del ponte. Anzi, dati alla mano, secondo una ricerca, non sembrano proprio volerlo.

Un sondaggio operato da Demos e ribattuto sia su La Repubblica che su altre testate online rivela una percentuale di appoggio al progetto pari soltanto al 28%. In pratica, ad appoggiare il ponte non è nemmeno un italiano su tre che, considerando i numeri con cui i partiti di Governo sono arrivati al potere alle ultime elezioni, significa che non c’e consenso uniforme nemmeno tra gli elettori di Meloni e Salvini stessi.
Da un punto di vista pratico il ponte faciliterebbe gli spostamenti tra il Sud Italia e le Isole. Inoltre, creerebbe molti posti di lavoro e potrebbe attirare investimenti. C’è però il tema di che fine faranno le persone che lavorano con i traghetti e, soprattutto, l’ipotesi che il pedaggio per attraversa il ponte possa essere il più alto in rapporto alla lunghezza del ponte stesso al mondo. Un tema da affrontare con molta attenzione, prima di investire denaro pubblico.
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