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Nessuna auto blu: ecco quale macchina guida Giorgia Meloni

Giorgia Meloni non è come i suoi colleghi: lei sceglie un’auto semplice!
Al giorno d’oggi siamo abituati a vedere politici che circolano su costose berline e sportive e pochissimi, come l’ex Presidente dell’Uruguay che aveva un Maggiolino, sono più morigerati e fuori dalle occasioni ufficiali usano auto decisamente meno potenti o vistose, per muoversi in città e fuori.
In Italia poi siamo abituati “malissimo” visto che abbiamo Lancia ed Alfa Romeo, due produttori di auto di lusso bellissime che sembrano fatte a posta per i capi di stato. Non tutti però hanno la passione per le auto costose e potenti. Certo nelle occasioni ufficiali le utilizzano, è previsto dall’ordinamento. Ma non nella vita privata.
Il Premier italiano Giorgia Meloni, per esempio ha un’auto sorprendente fin da quando era ancora ministro e non aveva ancora raggiunto questa carica istituzionale che ricopre da pochi anni. Vediamo nel suo garage “segreto” quale auto le ha rubato il cuore e scopriamo perché sotto questo aspetto, non è come i suoi colleghi.
Una…Mini auto!
Divenuta Presidente del Consiglio dei Ministri nell’ottobre 2022 in seguito alle elezioni, la Meloni ha una lunga carriera politica nello schieramento di Destra delle forze politiche del nostro paese. La sua figura è sempre stata criticata da alcuni e sostenuta da altri ma a prescindere dai pareri personali, è oggettivo che non sia mai stata una figura istituzionale amante delle grandi celebrazioni o della propria immagine.

Lo prova il fatto che la sua auto personale sia tutto tranne che una berlina costosa ed ingombrante! Secondo un’intervista di TG2 Motori del 2019 infatti, la Meloni guiderebbe una SUV Mini Countryman, auto lunga poco più di quattro metri a cinque porte che non costa moltissimo – sta sui 42mila euro – e in generale offre tutto ciò che può servire ad un guidatore nella giungla urbana senza prestazioni folli o lusso fuori di testa.
In merito il Premier diceva: “Mi fa sentire libera, è uno dei motivi per cui al Ministero avevo rinunciato alle auto blu”. Un buon messaggio che possiamo solo sperare altri colleghi raccolgano: il politico non deve girare per forza su una Maserati, almeno, quando non è in visita ufficiale con altre figure istituzionali del mondo…
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