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Ponte Morandi: esclusa la responsabilità civile per l’Autostrade
Ci sono nuovi aggiornamenti per il processo sui fatti del Ponte Morandi, l’Autostrade per l’Italia esclusa dalla responsabilità civile.
Nuovi aggiornamenti nel processo per gli orrendi fatti del Ponte Morandi: la concessionaria Autostrade per l’Italia e la Spea sono state escluse per responsabilità civile. Quest’ultima rappresenta la controllata incaricata delle manutenzioni e dei controlli delle infrastrutture stradali. Il collegio giudicante ha deciso così, con il giudice Paolo Lepri che accoglie la richiesta di esclusione fatta dagli avvocati delle due società.
I motivi
Spea e Autostrade per l’Italia hanno chiesto di non essere chiamate a rispondere in sede civile dei fatti. Il crollo è costato ricordiamolo 43 morti.
Ecco le motivazioni della richiesta. Questa posizione è stata condivisa anche dal pm Massimo Terrile, che ha riferisce di una “corretta applicazione della legge, rappresentata dal secondo comma dell’articolo 86 del codice di procedura penale“, per l’indispensabilità di “snellire il processo” cercando di portarlo alla fine.
Con questa esclusione di Aspi e Spea sono pregati di pagare i risarcimenti solo per gli imputati in caso solamente di condanna definitiva. Ricordiamo ebbene che le due società erano uscite dal processo con un famoso patteggiamento da 30 milioni di euro sulla responsabilità a livello amministrativo, ergo possono essere escluse dal processo giudiziario.
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