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Auto di proprietà: ai ragazzi non interessa più
L’ottenimento della patente e l’auto di proprietà hanno smesso di essere delle attrattive per le nuove generazioni italiane.
Appartiene al passato l’epoca in cui si attendeva trepidanti il compimenti della maggiore età per conseguire la patente ed avere l’auto di proprietà, agognato simbolo di emancipazione. Adesso i giovani non hanno più così fretta di ottenere la licenza e di mettersi al volante della loro fiammante vettura. Lo indica in una ricerca Segugio.it, dove emerge come lungo il decennio 2011-2021 le intestazioni agli Under 25 abbiano subito una flessione del 43 per cento, passati da oltre 1 milione a 590 mila. Il tutto mentre la popolazione si è mantenuta su livelli stabili (meno 3 per cento).
I perché della perdita d’appeal
Nel mese di agosto 2022 tra gli Under 25 appena il 53 per cento ha preso la patente a 18 anni, mentre l’80 per cento degli Over 50 lo ha fatto appena compiuta la maggiore età. Da una parte dietro al cambiamento vi sono le preoccupazioni circa l’impatto ambientale di mezzi vecchi e inquinanti, che spesso costituivano i primi veicoli usati in passato. Inoltre, se ne avverte meno la brama per le molteplici opportunità garantite dalla mobilità alternativa. Soprattutto nei grandi centri urbani proliferano le opzioni, basti pensare ai monopattini o alle bici in sharing.
A ciò si aggiunge l’età più avanzata in cui le nuove generazioni raggiungono l’emancipazione economica rispetto ai loro genitori. Le rilevazioni mostrano come dal 1981 al 2021 il numero di occupati Under 25 è diminuito del 68 per cento, passando da oltre 3 milioni a 1 milione, mentre il numero degli occupati complessivi è cresciuto dell’11 per cento. Da non sottovalutare, infine, il calo del reddito medio percepito, che, stando alle stime dell’Inps, si attesta sul 30 per cento tra il 1975 e il 2019.
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