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Colonnine elettriche: Italia al 14° posto in Europa
Le vetture elettriche e plug-in perdono quota in Italia, a causa della diffusione delle colonnine elettriche, ancora una volta insufficiente.
Il mercato auto in Italia ha ripreso a crescere con forza nel mese di agosto dopo una lunghissima frenata. Sebbene il segno positivo non debba far gridare alla crisi superata, gli ultimi segnali risultano incoraggianti. In uno scenario nel complesso positivo, chi deve misurarsi con un ulteriore ridimensionamento è il segmento delle vetture full electric e plug-in, complici le poche colonnine elettriche. Difatti, gli incentivi stanziati dal Governo non hanno impedito di perdere quota mercato, scesa rispettivamente al 3,2 e al 3,8 per cento, il minimo da febbraio 2021.
Invocato un cronoprogramma
Sui recenti sviluppi è intervenuto nuovamente il numero uno dell’Unrae, Michele Crisci: “E’ necessario – ha spiegato – che si definisca un puntuale cronoprogramma che indichi tempi, luoghi e tipologie di colonnine pubbliche da installare, nonché i soggetti incaricati di effettuare gli investimenti, oltre ad incentivare in ottica pluriennale la diffusione di infrastrutture di ricarica privata”.
Secondo il leader dell’associazione il Belpaese va avanti ad accusare un ritardo penalizzante nelle infrastrutture pubbliche. A fine giugno i punti di ricarica erano di 6,1 ogni 100 km, contro una media continentale di 8,2 punti. Un numero che colloca la nostra penisola in 14esima posizione nel ranking continentale, lontano da realtà leader quali la Norvegia, l’Olanda e la Svizzera.
“Ora auspichiamo la massima accelerazione delle procedure previste per la piena operatività del provvedimento relativo all’inserimento delle persone giuridiche tra i beneficiari degli incentivi per i veicoli a basse emissioni, visto l’approssimarsi della scadenza del 31 dicembre quale termine ultimo per godere del beneficio – ha concluso Crisci – La velocizzazione dell’iter consentirebbe inoltre la rapida applicazione di un’altra significativa misura relativa al 2022, anch’essa contenuta nel DPCM, che prevede contributi perl’installazione di ricariche domestiche per i veicoli elettrici“.
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