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Stellantis e Honda: stop forzato in varie fabbriche
Sia Stellantis sia Honda hanno annunciato nelle scorse ore l’interruzione forzata della regolare attività di produzione.
La fase delicata per il settore delle quattro ruote prosegue inesorabile. Qualche ora fa è giunta la notizia secondo cui i gruppi Stellantis e Honda hanno dovuto sospendere ancora una volta la produzione in alcuni dei loro stabilimenti data la crisi dei microchip.
Ormai i problemi nelle catene di approvvigionamento si trascinano da un paio d’anni. Dallo scoppio dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, la situazione è rimasta la stessa. Le misure restrittive emanate dai Governi per ridurre il rischio dei contagi e il conseguente fermo o rallentamento delle fabbriche adibite alla costruzione dei semiconduttori hanno mandato il mondo in tilt.
La speranza degli analisti era di assistere a un tangibile miglioramento durante la seconda metà del 2022, ma purtroppo le recenti notizie delineano una situazione ben differente.
Uno stop provocato da forze di causa maggiore
In merito al conglomerato Stellantis, fondato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe, i portavoce ufficiali hanno da poco comunicato l’interruzione dell’attività nei centri di Sochaux in Francia e di Saragozza in Spagna. L’assenza di componenti rende, infatti, impossibile lo svolgimento di regolare servizio. Tra gli altri modelli, il gigante diretto da Carlos Tavares dà vita nell’impianto di Sochaux pure alle Peugeot 3008 e 5008. Invece, a Saragozza, nella penisola iberica, vedono la luce celebri esemplari di Opel, compresa la Corsa.
Al di là di Stellantis non naviga in buone acqua neppure la Honda. La compagnia nipponica ha, difatti, annunciato che ridurrà del 40 per cento la produzione di veicoli nella terra del Sol Levante durante la prima parte di settembre, sempre per la solita ragione. Stando alle dichiarazioni proferite dalla società giapponese, la situazione dovrebbe comunque già migliorare a partire dalla seconda metà del mese prossimo.
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