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Ford, nuovi investimenti in arrivo sulle auto elettriche: obiettivo 2 milioni di unità vendute all’anno
Ford si appresterebbe a fare grossi investimenti sulle auto elettriche: l’obiettivo è di vendere 2 milioni di unità all’anno.
Secondo quanto sostiene uno studio americano di recente pubblicazione, General Motors e Ford supereranno Tesla nel settore delle auto elettriche da qui ai prossimi anni. Per riuscire nell’obiettivo la Casa dell’Ovale Blu prepara un investimento massiccio nello sviluppo di vetture a batteria con l’obiettivo di registrare una rapida crescita. L’azienda, autentica icona degli States nel mercato delle quattro ruote, sta rafforzando il suo piano per arrivare a offrire alla propria clientela una gamma a zero emissioni completa, presente in ciascun segmento. La strategia illustrata nell’arco dei mesi passati consente ora di correggere verso l’alto i target di vendita.
Difatti, Ford persegue il fine di toccare le 600 mila unità commercializzate nel prossimo anno per il suo portafoglio prodotti di esemplari alla spina. Nel prosieguo, gli obiettivi risultano persino più ambiziosi. Entro il 2026, il top management punta a toccare quota 2 milioni di unità all’anno. Per tagliare i traguardi prefissati occorre un deciso rinnovamento della gamma.
Le new entry
Tra le new entry c’è un nuovo suv, nello specifico indirizzato al bacino nordamericano, il principale terreno di battaglia. In merito, invece, al Vecchio Continente il Costruttore porterà avanti la sua sinergia con il gruppo Volkswagen. È ancora piuttosto fresco l’annuncio della partnership siglata con il conglomerato tedesco, volto alla nascita di un secondo modello basato su architettura MEB, impiegata da numerosi EV di VW.
In tal modo, l’offensiva attuata da Ford in Europa si arricchirà, nel giro dei prossimi anni, con due proposte chiave per il segmento C, diretto a permettere una considerevole crescita delle immatricolazioni. Gli investimenti nel settore a zero emissioni, secondo un rapporto pubblicato da Bloomberg in queste ore, potrebbero determinare un taglio della manodopera con una riduzione di 8 mila lavoratori rispetto a oggi.
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