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Suzuki, Subaru e Toyota: unione per i biocarburanti e per l’e-fuel
Toyota, Suzuki e Subaru, firmano l’accordo per sfidare la Volkswagen per quanto riguarda i biocarburanti e l’e-fuel.
Per il futuro della mobilità c’è ovviamente l’elettrico, ma il motore endotermico non è assolutamente morente, infatti Subaru, Suzuki, Toyota e Dahiatsu che hanno firmato l’accordo per un consorzio di ricerca per sfidare Volkswagen per e-fuel e biocarburanti.
I quattro marchi giapponesi il primo luglio hanno creato un’associazione con ENEOS Corporation e la Toyota Tsusho Corporation. Ovviamente l’obiettivo è l’incremento dei processi di produzione del carburante meno inquinante, oltre che più efficace a livello di consumo. Si punterà anche sull’idrogeno, ossigeno e CO2 come fonti di energie. Il consorzio punterà anche a tutto sino a produrlo e gestirlo attraverso i loro siti.
La missione
Nel piano del accordo del consorzio di Toyota, Subaru e Suzuki oltre Dahiatsu c’è anche la novità di riuscire ad avere enormi quantità di ossigeno e CO2 generati dall’incremento di ossigeno e anidrite carbonica con una coltivazione ottimizzata per le materie prime indispensabili per la produzione di bioetanolo.
La sfida quindi a Volkswagen è lanciata, Porsche ha investito 75 milioni sulla azienda cilena HIF Global LLC per la produzione di produzione di e-fuel. Anche Ducati e Lamborghini puntano a questo tipo di carburante.
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