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Sicurezza stradale: mai così deficitaria in Italia
La sicurezza stradale in Italia non è mai stata così deficitaria. A segnalarlo l’ultima edizione di Vacanze sicure.
La sicurezza stradale non è mai stata così messa a repentaglio lungo le strade italiane. A dirlo la nuova edizione di Vacanze sicure, l’indagine di Assogomme e Polizia stradale sulle condizioni degli pneumatici nella nostra penisola. Almeno 3 vetture su 10 montano gomme con qualche problema. Il motivo è da ricercarsi nei due anni di pandemia e crisi economica. Proprio tali fattori, infatti, hanno rallentato non solo il parco circolante, bensì pure la manutenzione. Le vetture invecchiano e si riduce pure l’attenzione sullo stato degli pneumatici, elementi imprescindibili per la sicurezza.
Il dato più preoccupante riguarda le macchine con più di un decennio di vita, avendo problemi in circa il 40 per cento dei casi, mentre si scende al 25 per cento nel caso di quelle che non hanno ancora superato i primi dieci anni di anzianità. È pari al 9 per cento la media delle gomme troppo “lisce” impiegate dai conducenti, a prescindere dall’età del mezzo.
“Se la suola è liscia, consunta e non aderisce al suolo, devo mettere in conto che prima o poi cadrò per terra e mi farò male”, avvisa il direttore del servizio di Polizia stradale, Paolo Maria Pomponio. “Quindi ogni aspetto che influisce sulla sicurezza stradale non va trascurato: guidare con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un grave gesto di irresponsabilità”.
Le violazioni segnalate
Il 2,5 per cento delle vetture non ha un equipaggiamento omogeneo, ovvero montano sul medesimo asse marche o modelli diversi, con ripercussioni in termini di dinamica e dunque di sicurezza stradale.
Percentuale uguale per il kit misto: gomme invernali davanti ed estive dietro. Ammonta al 5,4 per cento il numero di pneumatici con tagli visibili a occhio nudo, potenzialmente in grado di determinare uno scoppio. Infine, una parte è senza omologazione (3 per cento).
“Si tratta di una non conformità particolarmente grave – ricorda la Polstrada –, che prevede, oltre a una sanzione pecuniaria, la possibilità del ritiro della carta di circolazione e la mandata in revisione del veicolo”.
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