Tempi infiniti per l’acquisto di un’auto nuova: le cause

I tempi di attesa per l’acquisto di un’auto nuova sono infiniti, tanto da superare in alcuni casi addirittura l’anno: vediamone le cose.

L’acquisto di un’auto nuova prima dell’emergenza sanitaria significava mettervi le mani nel giro di qualche mese, salvo ordini particolari o casi specifici. Ora la situazione è totalmente cambiata e pensare di tornare al periodo ante Covid risulta un’utopia dati gli strascichi del Covid-19 e del conflitto bellico in Ucraina. Vari fattori, concatenati tra loro, hanno finito per abbattersi sulle catene di fornitura, specie quelle impegnata nell’elettronica, con i microchip diventati merce rara e spinti verso chi detiene un maggiore potere d’acquisto. Il discorso è applicabile, per esempio, al mercato degli smartphone, il quale vale oltre 11 volte quello delle quattro ruote. 

Un dato emblematico fotografa lo spostamento degli equilibri commerciali: le consegne di nuovi veicoli, alla pari degli elettrodomestici, sono scivolati in fondo nella scala della priorità, anche perché chi produce una macchina oppure un frigorifero paga decisamente meno di chi assembla un moderno telefonino. E dunque per gli operatori dell’automotive bisogna affrontare la mancanza di componenti, che, oltre ai semiconduttori, riguarda pure ulteriori ambiti, tra cui i cablaggi.

L’edizione de Il Sole 24 Ore di ieri evidenzia come Audi stia facendo i conti con la crisi di Leoni, l’azienda di Kiev addetta alla lavorazione dei cavi interni alle vetture con attese per alcuni modelli in grado di raggiungere addirittura i 13 mesi. Non ignoriamo poi il costo delle materie prime quali alluminio, piombo e rame, in gran parte provenienti dall’area della guerra tra Russia e Ucraina. 

Nemmeno sui trasporti c’è da stare sereni

Infine, nemmeno i trasporti danno serenità. Ciò poiché, al di là della crisi del traffico aereo, si segnalano pure i blocchi in certi porti cruciali, come quello di Shanghai, finendo per tenere i contenitori fermi per giorni interni.

Oltretutto, nel momento in cui i beni giungono a destinazione, nel Vecchio Continente e soprattutto in Italia bisogna considerare la carenza di autotrasportatori. Senza autista non è possibile spostare nulla, il che va a peggiorare una situazione già di per sé complicata.