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Tutto sul Gran Premio di Monaco: il circuito, i record, la storia e i nomi delle curve
Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 è uno dei più attesi del Mondiale da parte di tutti gli appassionati di motori: tutto sul circuito.
Se domandate ad un appassionato di corse d’auto di stilare la classifica dei circuiti più belli al mondo nelle prime tre posizioni chiunque inserirà certamente quello di Monte Carlo. Molti lo metteranno anche al primo posto, d’altronde il Grande Premio di Monaco di Formula 1 è storicamente uno dei più amati e seguiti degli appassionati, conquistati dal fatto che i bolidi a quattro ruote nel Principato non sfrecciano in una pista creata appositamente, ma tra le strade della città che, negli altri giorni dell’anno, sono percorse quotidianamente dalle comuni vetture di abitanti del luogo, turisti, persone che si recano al al lavoro. Vediamo allora tutto su questo Gran Premio davvero unico.
Gran Premio di Monte Carlo: il circuito
Il circuito di Monte Calo è lungo 3,337 km e nelle gare di Formula 1 viene percorso per 78 giri (un totale di 260,286 km). Per ovvi motivi, essendo ricavato nelle strade cittadine, è il percorso più lento dell’intero mondiale.
Il punto più difficile, in cui spesso sono avventi incidenti , è la Chicane delle Piscine, il punto più veloce è quello nel tunnel che costeggia il mare. Il punto più lento ma anche più celebre del circuito è la Curva della Vecchia stazione, un tornante che viene affrontato a una velocità massima intorno ai 55 km/h. Alto punto molto famoso del circuito è la Curva del Tabaccaio.
Gran Premio di Monaco: la storia del circuito di Monte Carlo
Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 è nato nel 1929, grazie alla volontà di Antony Noghes (colui che inventò la bandiera a scacchi utilizzata in tutto il mondo nelle corse automobilistiche e motociclistiche). In quell’anno si è svolto il primo Gran Premio di Monaco della storia e dal 1950 è una delle tappe più attese del Campionato Mondiale del 1950.
Il circuito di Monte Carlo è praticamente rimasto invariato dal 1929 fino a oggi: sono infatti poche le modiche al tracciato che negli sono stati apportate (e riguardano principalmente la zona delle piscine). Dal 1979 l’ultima curva prima del rettilineo dei box (che era conosciuta come curva del gasometro) è stata ribattezzata Curva Antony Noghes, proprio in area dell’ideatore di questa celebre pista tra le strade di uno dei più piccoli stati del mondo.
Gran Premio di Monaco: i più veloci
Per via della particolarità del suo tracciato, il Gran Premio di Monaco è sempre stato uno di quelli che più di tutti ha permesso di mettere in risalto le abilità dei singoli piloti. Per vincere non basta avere un’auto più veloce: a Monte Carlo molto più che in un altro posto bisogno dimostrare di essere dei vari campioni di questo sport.
Il record del circuito di Monaco appartiene a Lewis Hamilton che con la sua Mercedes, nel 2019, ha percorso un giro nel tempo di 1:10.166 ottenuto nelle qualifiche. Sempre di Hamilton è anche il giro più veloce in gara, ottenuto nel 2021, con il tempo di 1:12.909.
Gran Premo di Monaco: i record
Detto dei giri più veloci, vediamo ora quali sono gli altri record del Gran Premio di Monaco di Formula 1.
Il pilota che più volte ha vinto in Monte Calo è stato Ayrton Senna: sono 6 i suoi successi, uno in più rispetto a Graham Hill e Michael Schumacher. Il pilota brasiliano è anche quello che ha ottenuto il maggio numero di pole position: ben 5 nella sua carriera. In totale Ayrton Senna è salito sul podio di Monte Carlo per 8 volte: nessuno ha finora fatto meglio.
Per quanto riguarda i costruttori, il maggior numero di vittorie lo ha ottenuto la McLaren: in totale 15. La Ferrari invece vanta il maggior numero di pole position, ovvero 12, una in più rispetto alla McLaren.
Proprio la Ferrari è la scuderia che al Gran Premio di Monaco può vantare il maggior numero di podi (55), il maggior numero di punti conquistati dai suoi piloti, il maggio numero di giri più veloci (17).
I nomi delle curve del GP di Monaco
Le curve del Gran Premio di Monaco sono tra le più celebri del “circus”. Tabaccaio, Rascasse, Piscine, Sainte Devote, Mirabeau sono tutti nomi ben noti agli appassionati di F1, ecco la storia dietro al nome di ogni curva.
Sainte Devote
Dopo la partenza e il rettilineo principale c’è la Sainte Devote, una curva a destra di circa 90°. La curva prende il nome della chiesa, posta sul piazzale di fronte alla storica “via di fuga” e dedicata alla patrona di Monte Carlo, martire corsa uccisa dai romani nel 300 d.C.
Beau Rivage e Massenet
Si arriva poi al rettilineo ondulato sulla Avenue d’Ostende, che prende il nome di Beau Rivage ovvero “Bella riva“. Al termine della salita c’è il curvone verso sinistra, Messenet dedicato al compositore francese Jules Messenet.
Casino, Mirabeau alto e Loews
Il tratto successivo dopo Messenet è una controcurva verso destra nota come curva del Casino, per via del Casinò di Monte Carlo, dopo un breve tratto in discesa rettilineo si arriva al Mirabeau Alto una curva verso destra che si affaccia sul mare, “belvedere alto“.
Dopo un altro tratto in discesa sia arriva poi alla curva più lenta di tutto il mondiale, il famoso tornante a sinistra di 180°, storicamente e fino al 2010 chiamato Loews come il secondo casinò di Monte Carlo. Successivamente l’Automobil Club di Monaco ha deciso per un cambio di nome, “Fairmont Hairpin” dal nome dell’albergo sovrastante.
Mirabeau basso, Portier, Tunnel e Nouvelle Chicane
Subito dopo il tornante il circuito presenta una doppia curva a destra, il Mirabeau basso e il Portier, quest’ultimo deve il suo nome all’ingresso dell’albergo presente all’interno della curva “Curva del Portiere“.
Un istante dopo si entra nel famoso rettilineo del Tunnel, che a dire il vero è un curvone in discesa verso destra da percorrere in piena accelerazione, e che passa sotto dei palazzi. Dopo il Tunnel si arriva alla brusca frenata della Nouvelle Chicane (o Chicane del Porto).
Tabaccaio, Louis Chiron e Piscine
Dopo aver percorso la chicane, arriva un breve tratto rettilineo prima della rinomata curva del Tabaccaio (oggi al posto del Tabaccaio c’è un ristorante).
Successivamente si arriva alla doppia chicane composta dalle curve Luis Chiron e Piscine. La prima prende il nome da quello che è stato a detta di tutti il pilota monegasco più forte ad aver corso in Formula 1, che debuttò nientepopodimeno che all’età di 50 anni nel 1950, e correndo 15 gran premi fino al 1955. Vinse anche un edizione della gara di Monte Carlo nel 1931 quando ancora non esisteva il Campionato di Formula 1.
La seconda curva delle Piscine deve invece il suo nome alle piscine interne a quel tratto di pista.
Rascasse e Antony Noghes
Eccoci al tratto finale del circuito, che presenta prima un tornante di circa 150° a destra, la Rascasse (in italiano “lo Scorfano”), il suo nome è dovuto la ristorante che nel 1973 venne costruito proprio in quel punto causando una modifica al tracciato originale, e andando ad eliminare la famosa curva a U del Gasometro.
Successivamente un rapido destra-sinistra che porta al traguardo, dedicato ad Antony Noghes, commerciante di tabacco responsabile dell’organizzazione delle prime edizioni del Rally di Monte Carlo.
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