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F1, Red Bull: ecco come è migliorata la vettura
Red Bull, ecco com’è migliorata la monoposto fino a dominare gli ultimi Gran Premi di Imola e Miami di F1.
La crescita di prestazioni della Red Bull è ottenuta dei guadagni marginali estratti da ogni singola area della performance. Dobbiamo fare attenzione alla gestione delle gomme. Nelle prime due corse stagionali, sia Max Verstappen che il compagno Sergio Perez sono stati trovati a lamentarsi in qualifica di non riuscire ad utilizzare i pneumatici nella finestra ottimale della temperatura. Soprattutto a inizio giro.
Queste comunicazioni sono però poi pian piano scomparse. Così che a Imola, nelle condizioni intermedie di pioggia e freddo, il team austriaco non ha accusato gli stessi impedimenti sofferti anche da Ferrari di messa in temperatura delle gomme. Infatti nella Sprint Race del GP dell’Emilia Romagna quanto nella gara americana di Miami, la RB18 è stata abbastanza superiore alla F1-75 nella gestione della situazione del graining con le gomme più morbide, gestione molto diversa a quanto visto in precedenza in Arabia Saudita.
La conferma del problema superato
In questo caso della Red Bull, si ha una prova concreta di cosa significhi migliorare la propria conoscenza della monoposto. Tra i moltissimi di parametri coinvolti in questa progettazione rientrano le pressioni di gonfiaggio delle gomme. Parlando ovviamente sia come parametri di partenza che come gestione del loro incremento con l’auto in cammino.
Per capire meglio la miglioria, possiamo intravederlo dalle parole di Verstappen dopo le qualifiche di Jeddah: “Penso di avere un buon passo gara e poi la domenica riusciamo a stabilizzare meglio la pressione e a far funzionare meglio le gomme. È tutto diverso rispetto alle qualifiche, dove devi proprio azzeccare la preparazione delle gomme alla perfezione e oggi non è andata bene da quel punto di vista“. Quel punto di vista oggi è diventato il loro punto forte.
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