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Auto elettriche: l’impatto globale in uno studio
Uno studio permette di conoscere il reale impatto delle auto elettriche in termini di CO2: tra una smart e una Tesla non c’è paragone.
Polemiche e tesi contraddittorie hanno fin qui caratterizzato le discussioni sull’impatto globale delle auto elettriche. Fondazione Caracciolo, centro studi dell’Automobil Club d’Italia, e il Centro di ricerca CARe dell’Università Guglielmo Marconi hanno così deciso di effettuare un nuovo studio. È il primo sulla scena internazionale a prendere in analisi le emissioni di anidride carbonica lungo l’intero ciclo di vita. Si è preso in esame l’effetto generato dalla realizzazione delle infrastrutture, così come delle soluzioni tecnologiche di erogazione dell’elettricità, tra cui i pannelli fotovoltaici e le centrali termoelettriche.
Il report pubblicato è, inoltre, il primo a definire specifiche categorie di fruitori delle EV, dalla famiglia con figli, alla coppia o al single fino al manager aziendale in viaggio per lavoro. Si sono osservate le relative abitudini di ricarica e le percorrenze reali su strada, attinte da dati dei principali database nazionali. Emerge una specie di manuale che segna la nascita del concetto di “elettrotipo”.
Ognuno dei soggetti coinvolti ha un preciso impatto, frutto di molteplici fattori quali: lo stile di guida; il tratto stradale percorso (urbano, extraurbano, ecc.); le abitudini di ricarica; l’origine dell’elettricità impiegata. Difatti, le conseguenze cambiano parecchio in base alla fonte: se rinnovabile o ricavata da centrali a carbone, come tuttora avviene in determinate aree del pianeta.
Dimmi le tue abitudini alla guida e ti dirò che elettronico sei
Il risultato di ogni elettrotipo (famiglia, dirigente, ecc.) è esposto e spiegato in modo chiaro, attraverso schede intuitive. Che permettono al potenziale conducente elettrico di identificarsi in un certo gruppo. E di stabilire, perciò, gli effetti in termini di CO2 emanata ed eventualmente individuando le correzioni qualora desideri ridurli.
Le interessanti stime mostrano come una compatta smart alla spina da città, nel migliore dei casi, propaghi soltanto 5,5 grammi al chilometro di CO2 equivalenti complessivi. Al contrario, una Tesla Model 3, fabbricata e impiegata sfruttando oltre il 70 per cento di combustibili fossili, sia in grado di arrivare, nella peggiore delle ipotesi, a 263 g/km.
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