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Monopattini, casco per i maggiorenni: sindaco di Firenze beffato dal Tar
Il Tar della Toscana dichiara inammissibile il provvedimento del sindaco di Firenze, che estende l’obbligatorietà del monopattino.
Il Tar della Toscana rifila una delusione al primo cittadino di Firenze, Dario Nardella: l’Amministrazione Comunale non può interpretare il Codice della Strada a proprio piacimento. Così i giudici hanno annullato il provvedimento mediante cui il 28 agosto 2021 fu esteso, a partire dal 1° dicembre, l’obbligo di portare il casco sui monopattini pure ai maggiorenni. Un provvedimento contrario alle norme del Codice – che è una legge dello Stato e, in quanto tale, si applica lungo l’intero territorio nazionale – secondo cui sono tenuti a indossarlo solo i minori di 18 anni.
Oltretutto, Palazzo Vecchio aveva stabilito con lo stesso documento sanzioni ad hoc per i maggiorenni colti in fallo: 42 euro di multa in caso di violazione dentro il centro urbano; 87 euro, invece, se commessa su strade esterne. In pratica, una specie di CdS fai da te, in vigore esclusivamente nel territorio fiorentino. “Noi lo facciamo per la sicurezza dei cittadini, non abbiamo altra finalità”, si giustificò il sindaco. “Mi auguro che questa misura sia rispettata. Abbiamo già fatto il punto della situazione con il comandante della polizia municipale (Giacomo Tinella, ndr), avremo servizi dedicati con delle pattuglie e ovviamente si preoccuperanno di far rispettare l’ordinanza”.
Non è detta l’ultima
Il 6 aprile 2022 il Tar ha dichiarato che l’estensione dell’obbligo del casco ai maggiorenni “non rientra tra gli obblighi, divieti e limitazioni … per ciascuna strada … o per determinate categorie di utenti che gli articoli 6 e 7 del Codice della Strada prevedono possano essere imposti dai Comuni con ordinanza per motivi di incolumità pubblica”.
Comunque, Nardella non si dà per vinto: “Ne prendiamo atto ma non ci fermiamo, perché per noi la sicurezza stradale viene prima di tutto – ha commentato in seguito alla sentenza -. Quando ci sono in gioco le vite umane abbiamo il dovere di fare tutto quello che è possibile. Per questo intendiamo andare avanti per garantire l’uso dei monopattini con le massime condizioni di sicurezza possibili, il casco è una di queste, e stiamo lavorando per preparare l’appello al Consiglio di Stato”.
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