Sport
Kart, pilota russo: saluto romano, inchiesta da parte della Fia
Episodio durante il campionato Kart, pilota russo compie il saluto romano, inchiesta della Fia. Il ragazzo spiega il motivo.
Ci troviamo a Portimao durante il campionato europeo di kart, il pilota russo Artyom Severyukhin vince la gara e festeggia. La cosa che sconvolge? Dal gradino più alto del podio fa il gesto del saluto romano e si mette a ridere. In sottofondo suona l’Inno di Mameli. Quindi, non potendo gareggiare con la bandiera del proprio Paese, il quindicenne correva con una licenza italiana per il team svedese Ward Racing.
La Fia indaga il gesto e l’Aci si prepara a duri provvedimenti. Il video del gesto ha fatto il giro dei social scandalizzando tutti. Il team ha subito licenziato Severiukhin, sono state dure le prese di posizione delle istituzioni, a partire dalla Federazione Internazionale dell’Automobile. L’Aci, terrà invece “una riunione straordinaria per prendere urgenti misure riguardanti il deplorevole comportamento del pilota russo Artyom Severiukhin”.
Il team e il ragazzo
La condanna arriva anche dalla sua ex squadra di Kart: “È stato un gesto stupido, lui ha detto di essere molto dispiaciuto, ma abbiamo deciso di terminare questa mattina il rapporto con lui” – rivela – “La nostra squadra è tutta contro il pilota – afferma il CEO della Ward Racing. Artyom ha dichiarato che il saluto era solo uno scherzo con gli amici. Lo conosco da quattro anni, si è pentito del gesto: è distrutto, ma noi siamo molto delusi da lui“.
Ward Racing è risentito per il comportamento del pilota e condanna il gesto. Con annesse scuse “coloro che sono rimasti feriti o angosciati dall’evento”, in un comunicato ufficiale il team aggiunge “non vede alcuna possibilità di continuare la collaborazione con Artem Severyukhin e procederà alla risoluzione del suo contratto di gara”.
Il giovanissimo pilota ha postato su Instagram un video di scuse. Queste le parole: “I ragazzi davanti al podio mi hanno mostrato che in alcuni casi in Italia ci si batte il petto per mostrare gratitudine“. Aggiungendo poi così: “Sono pronto ad accettare le punizioni ma, credetemi, non c’era alcuna intenzione di supportare con il quel gesto il nazismo o il fascismo, né di offendere nessuno. Scusatemi”. Conclude.
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