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Gli incentivi per le auto elettriche saltano ancora: quando arriveranno i bonus da 11.000 euro

Gli sconti statali per i veicoli a batterie slittano a fine ottobre. Il mercato è fermo e le associazioni chiedono strategie di lungo periodo.
Il click-day degli incentivi auto elettriche 2025 non è arrivato. Atteso per metà ottobre da diversi organi di stampa, il via libera ai bonus fino a 11.000 euro per l’acquisto di veicoli a batterie è stato rinviato. Le nuove date probabili sono martedì 21 o mercoledì 22 ottobre, ma la situazione resta in evoluzione.
Il ministero dell’Ambiente ha chiarito che non si tratta di uno slittamento: sono trascorsi circa 30 giorni dall’apertura della piattaforma per i concessionari, avvenuta il 23 settembre. Domani verrà pubblicato un tutorial con le istruzioni per i cittadini, per consentire di prepararsi alla prenotazione degli sconti.
Il mercato è bloccato: acquirenti in attesa dei contributi
L’annuncio degli incentivi ha prodotto un effetto collaterale non previsto: il congelamento del mercato. I dati sulle vendite di agosto e settembre mostrano un calo nelle immatricolazioni di auto elettriche, con molti potenziali acquirenti che preferiscono attendere l’attivazione dei contributi statali prima di procedere all’acquisto.
Unrae, l’associazione dei costruttori esteri, ha commentato i numeri con preoccupazione: “Clienti e operatori del settore attendono con impazienza l’attivazione degli incentivi”. L’associazione ha lanciato un appello per misure chiare e continuative, sottolineando come gli incentivi siano utili solo se inseriti in una strategia di medio-lungo periodo, non come interventi occasionali legati alle disponibilità statali momentanee.

L’appello delle associazioni: servono piani stabili
Il nodo centrale della questione riguarda la programmazione. Le associazioni di categoria richiedono una visione strutturata, capace di garantire certezze sia agli acquirenti sia agli operatori del settore. Solo attraverso misure non discontinue sarà possibile recuperare il ritardo accumulato rispetto agli altri principali Paesi europei, dove la mobilità elettrica cresce con ritmi decisamente superiori.
Il sistema attuale, basato su stanziamenti limitati che si esauriscono rapidamente, non permette di pianificare investimenti né di sostenere una transizione graduale verso veicoli a zero emissioni. La richiesta è quindi quella di un quadro normativo stabile, in grado di accompagnare il mercato per più anni.
Il modello tedesco: 3 miliardi fino al 2029
Proprio in questi giorni, la Germania sta lavorando a un maxi piano per l’auto elettrica da 3 miliardi di euro, valido fino al 2029. Il programma finanzierà le famiglie a basso reddito per l’acquisto di veicoli a zero emissioni, compresi quelli usati. In vigore dal 1° gennaio 2026, il piano tedesco garantirà sconti fino a 4.000 euro su modelli con prezzo di listino inferiore ai 45.000 euro.
Questo approccio rappresenta esattamente il tipo di intervento richiesto in Italia: una misura pluriennale, con regole chiare e risorse certe, capace di sostenere la domanda nel tempo e di favorire l’accesso alla mobilità elettrica anche per le fasce di popolazione meno abbienti. Intanto, in Italia si attende la prossima settimana per conoscere la data definitiva del click-day.
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