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Trovato il sostituto del motore diesel, ma non è l’elettrico: l’investimento per il futuro
Toyota e la visione a lungo termine-mondo-motori.it

Nel panorama della mobilità sostenibile, un marchio continua a puntare con decisione su una tecnologia diversa dall’elettrico.
Mentre molte case automobilistiche privilegiano l’elettrico, Toyota scommette su un carburante alternativo che potrebbe rivoluzionare il settore automotive, soprattutto dopo il previsto declino del diesel nei prossimi decenni.
Toyota investe da anni nello sviluppo di veicoli a celle a combustibile a idrogeno, posizionandosi tra i leader mondiali in questo ambito strategico. A differenza di molti concorrenti, soprattutto occidentali, che stanno concentrando le loro risorse quasi esclusivamente sull’elettrico, Toyota crede che l’idrogeno rappresenti una soluzione pulita e sostenibile per la mobilità futura.
Secondo Sean Hanley, responsabile vendite e marketing di Toyota Australia, dopo la graduale scomparsa del diesel – prevista nel medio-lungo termine – la tecnologia a idrogeno potrebbe affermarsi come principale alternativa per i motori a combustione interna. Questo processo, sottolinea Hanley, non sarà immediato ma richiederà decenni, con un’accelerazione possibile a partire dal 2035 grazie a investimenti mirati per sviluppare l’infrastruttura di rifornimento.
La visione di Toyota è chiara: il diesel sta per esaurire la sua “fase utile” e per evitare un vuoto tecnologico è necessario puntare su soluzioni innovative e più sostenibili. L’idrogeno, in questo senso, non è solo una soluzione alternativa, ma un vero e proprio investimento strategico per il lungo termine.
Le sfide per l’adozione delle auto a idrogeno
Nonostante l’entusiasmo di Toyota, il mercato globale resta molto scettico riguardo alle auto a idrogeno. Le difficoltà principali riguardano la mancanza di una rete di distribuzione adeguata e i costi ancora elevati legati alla produzione e alla gestione di questa tecnologia.
Molti operatori del settore, come Stellantis, hanno già deciso di sospendere gli investimenti nell’idrogeno, concentrandosi esclusivamente sull’elettrico. Anche importanti attori come Shell stanno riducendo il numero di stazioni di rifornimento di idrogeno, segnalando un clima di incertezza per il futuro di questa tecnologia.
In diversi Paesi, la scarsità di infrastrutture rappresenta un ostacolo significativo: senza una rete capillare di stazioni di rifornimento, è difficile immaginare una diffusione su larga scala dei veicoli a celle a combustibile. Questo limite, tuttavia, non scoraggia Toyota, che continua a portare avanti progetti di sviluppo e collaborazioni strategiche.

In questa fase di transizione, alcune aziende si muovono in controtendenza rispetto alla generale diffidenza. Un esempio significativo è la partnership tra Toyota e il gruppo tedesco BMW, che sta lavorando a un modello Fuel Cell sviluppato proprio con la tecnologia Toyota. Questo tipo di collaborazione dimostra come l’idrogeno possa ancora giocare un ruolo cruciale nel futuro dell’industria automobilistica, soprattutto per segmenti specifici come i veicoli commerciali o i mezzi pesanti, dove l’autonomia e i tempi di rifornimento rappresentano fattori decisivi.
La scommessa di Toyota sull’idrogeno si inserisce in un contesto più ampio di transizione energetica globale, dove l’elettrico non è l’unica strada possibile per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. La casa giapponese punta infatti a un’adozione graduale delle tecnologie a celle a combustibile, in cui l’espansione delle infrastrutture di rifornimento e il miglioramento delle tecnologie di produzione dell’idrogeno verde saranno elementi chiave per il successo.
Nell’attesa di un’ampia diffusione, Toyota continua a investire e innovare, consapevole che la vera sfida per l’industria automobilistica sarà integrare diverse soluzioni energetiche per rispondere alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione e sempre più attento alla sostenibilità ambientale.
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