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Addio alla Renault Clio: eliminata per sempre, non la vedremo mai più

La Renault Clio, uno dei modelli più iconici e longevi del mercato automobilistico europeo, ha ufficialmente abbandonato il mercato.
Questo annuncio arriva in un momento di grandi cambiamenti per il segmento delle utilitarie, che vede un progressivo spostamento verso soluzioni più sostenibili come il full hybrid E-Tech e le alimentazioni alternative.
Dopo oltre tre decenni di successi, la Renault ha deciso di eliminare dal listino la versione dCi 100, una motorizzazione diesel particolarmente apprezzata per il suo equilibrio tra consumi contenuti e prestazioni adeguate. La scelta riflette la crescente pressione delle normative europee, in particolare i regolamenti CAFE (Corporate Average Fuel Economy), che impongono limiti sempre più severi alle emissioni di CO2 per le flotte aziendali, spingendo i costruttori a privilegiare motorizzazioni a basso impatto ambientale.
La Clio dCi 100, con un prezzo di partenza intorno ai 20.000 euro, rappresentava la soluzione preferita da molti automobilisti che percorrono lunghe distanze e cercano di contenere i costi di gestione. Tuttavia, aggiornare i motori diesel per rispettare le normative attuali è diventato economicamente e tecnicamente insostenibile per Renault, che ha quindi optato per potenziare l’offerta di vetture a benzina, ibride e GPL.
Nuove prospettive: la Renault Clio full hybrid E-Tech
La svolta più significativa è rappresentata dall’introduzione della Renault Clio full hybrid E-Tech 145 CV, lanciata come modello di punta della gamma 2025. Questa versione ibrida è in grado di garantire una guida in elettrico fino all’80% del tempo nei contesti urbani, con un’autonomia complessiva che raggiunge i 900 km secondo il protocollo WLTP. Il motore combina un propulsore benzina 1.6 con due motori elettrici e una batteria da 1,2 kWh, offrendo così un’esperienza di guida confortevole, efficiente e rispettosa dell’ambiente.
Oltre alle prestazioni, la nuova Clio si distingue per il comfort a bordo e la connettività avanzata, integrando fino a 20 sistemi di assistenza alla guida che migliorano la sicurezza e la praticità. La gamma prevede inoltre versioni a benzina, GPL e mild hybrid, rispondendo alle diverse esigenze dei consumatori.
Questa strategia si inserisce nel più ampio piano di Renault di accompagnare la transizione verso la mobilità sostenibile, abbandonando progressivamente le motorizzazioni tradizionali a gasolio a favore di soluzioni elettrificate e ibride, che stanno rapidamente guadagnando terreno sul mercato europeo.

Nonostante la progressiva riduzione delle offerte diesel, sul mercato italiano permangono alcune opzioni per chi preferisce ancora i propulsori a gasolio, soprattutto per ragioni di autonomia e costi di esercizio. Tra queste, la Fiat Tipo equipaggiata con motore MultiJet rappresenta una delle ultime utilitarie diesel economiche ancora disponibili. La versione base parte da circa 16.200 euro con finanziamento e offre un motore diesel 1.6 da 130 CV, abbinato a un cambio manuale a 6 marce, che garantisce prestazioni adeguate a un pubblico variegato, dai neopatentati ai guidatori più esperti.
La Fiat Tipo si distingue anche per la dotazione tecnologica e di sicurezza, che include sistemi come l’Attention Assist, il Lane Keeping Assist, l’Intelligent Speed Assist e la telecamera posteriore, oltre a un design curato con cerchi Style da 16″ e fari a LED in alcune versioni. Questo modello continua a rappresentare una scelta valida per chi necessita di una vettura affidabile, spaziosa e performante, pur mantenendo un occhio attento al budget.
Tuttavia, anche per modelli come la Tipo, il futuro appare incerto: le normative europee e le tendenze di mercato tendono a privilegiare le motorizzazioni ibride e a benzina, rendendo sempre più difficile la sopravvivenza dei diesel nella fascia delle compatte.
Il mercato diesel in Italia e in Europa: una tendenza in declino
Attualmente, il panorama italiano offre circa 77 modelli con motorizzazioni diesel, con una presenza dominante nei listini dei marchi premium tedeschi, come Audi, BMW e Mercedes, che grazie a soluzioni tecnologiche avanzate riescono a mantenere propulsori diesel performanti e conformi agli standard CAFE. Tuttavia, anche questi brand stanno accelerando la transizione verso l’elettrificazione, con piani ambiziosi per l’espansione dell’offerta di vetture ibride plug-in ed elettriche pure.
Le vendite di vetture diesel sono in costante calo, come confermato dai concessionari, mentre cresce la domanda di veicoli a benzina e ibridi, incentivata anche da campagne promozionali e agevolazioni fiscali per la mobilità sostenibile. Gli esperti sottolineano inoltre che la scelta del carburante non deve basarsi solo sul consumo, ma anche su costi accessori come assicurazione, manutenzione e tassazione, che influenzano significativamente la convenienza complessiva.
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