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Red Bull ritrova se stessa: con Mekies al timone, Verstappen domina e Tsunoda cresce

L’arrivo del nuovo team principal ha segnato una svolta per la Red Bull: clima positivo nel team e due vittorie consecutive per Verstappen.
Il mese di luglio 2025 ha segnato una svolta epocale per la Red Bull in Formula 1. Con l’addio di Christian Horner e l’arrivo di Laurent Mekies come team principal, la squadra di Milton Keynes ha intrapreso un nuovo percorso tecnico e umano. Se è vero che il lavoro avviato mesi prima continua a portare frutti, è altrettanto evidente che il cambio al vertice ha portato una ventata d’aria fresca e un nuovo spirito di coesione. In fabbrica si respira un clima diverso, raccontano gli addetti ai lavori, e in pista i risultati iniziano a vedersi.
Il lavoro di Mekies si distingue per un approccio più diretto e “pistaiolo”, in grado di fare da collante tra piloti e tecnici, colmando una lacuna che la gestione precedente faticava a risolvere. In questo clima rinnovato, Max Verstappen ha conquistato due vittorie consecutive a Monza e Baku, mentre Yuki Tsunoda ha sorpreso con un sesto posto in Azerbaijan, segnando quella che Mekies ha definito “la sua miglior gara con noi”.
Verstappen intoccabile, ma la RB21 convince anche con Tsunoda
Al termine del GP di Baku, Mekies ha elogiato la prestazione del suo pilota di punta: “Max ha proceduto un passo alla volta, staccando un decimo dopo l’altro. Sembrava intoccabile”. La Red Bull RB21, infatti, si è dimostrata particolarmente efficace sui circuiti a basso carico aerodinamico, come Monza e Baku, dove le modifiche al fondo vettura hanno restituito prevedibilità e controllo.
Ma il vero progresso si è visto anche nella consistenza del secondo pilota. “Yuki è stato veloce, a pochi decimi da Max, e ha portato a casa buoni punti”, ha detto Mekies. Le performance di Tsunoda, spesso altalenanti, sembrano aver trovato stabilità grazie a una vettura migliorata e a un ambiente tecnico più orientato all’ascolto.
Il rinnovato spirito del team ha portato benefici tangibili anche sul piano tecnico, dimostrando che l’interazione costruttiva tra ingegneri e piloti può fare la differenza nelle fasi più delicate del campionato.

La sfida di Singapore e la transizione verso la nuova era
La vera prova per la Red Bull arriverà a Singapore, circuito storicamente ostico per la squadra. Lì, il carico aerodinamico richiesto sarà molto elevato e le temperature più alte metteranno a dura prova il bilanciamento della monoposto. “Siamo consapevoli che il resto della stagione si correrà su piste molto diverse”, ha spiegato Mekies. “Ma capire i nostri limiti è essenziale anche in vista del nuovo regolamento del 2026”.
Con l’arrivo della nuova power unit Red Bull-Ford, il team si prepara a diventare un costruttore a tutto tondo. Mekies sa che la transizione dovrà essere gestita con attenzione, puntando sulla fiducia interna e sul rafforzamento dell’identità tecnica della squadra.
In questo contesto, Verstappen resta il perno centrale, ma anche Tsunoda, qualunque sarà il suo destino, può contare sull’appoggio del team fino alla fine della stagione. Il cambio di passo è evidente: la Red Bull non è solo tornata a vincere, ma sembra pronta a scrivere un nuovo capitolo di successi duraturi.

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