Sport
Lutto nel mondo del motociclismo: addio a una vera e propria leggenda

Improvvisamente, arriva una notizia che sconvolge nelle fondamenta il mondo del motorsport. Ci ha lasciato così da un momento all’altro.
Non è mai facile dire addio ad un campione e non parliamo soltanto di quando un pilota di MotoGP o Superbike cambia squadra lasciando gli appassionati con un palmo di naso: parliamo di vero e proprio lutto per una figura sportiva che può aver avuto un impatto gigantesco sullo sport, sul suo paese di origine o sull’intero mondo dello spettacolo che gira attorno alle discipline del motorsport mondiali.
Nel mondo del motociclismo, sfortunatamente, è capitato anche di dover dire addio a giovani piloti durante l’apice della loro carriera, quando drammatici incidenti se li sono portati via ancora nel fiore degli anni. Anche se un atleta perde la vita dopo una lunga esistenza piena di successi è soddisfazioni, per i fans è comunque difficile fare i conti con questa realtà…
In queste ore, è arrivata la drammatica conferma: un atleta che ha scritto la storia del motociclismo si è spento all’età di cento anni, un traguardo che vale più di qualsiasi vittoria sportiva, dal punto di vista umano ma che non rende meno difficile da accettare il vuoto lasciato dalla sua figura che si porta dietro un lascito enorme.
Addio a John Penton, il genio delle due ruote
Nato nell’agosto del 1925, John Penton si è spento in queste ore dopo aver festeggiato quest’anno il suo centesimo compleanno, un traguardo che pochi esseri umani possono vantarsi di aver raggiunto in forma e dopo una vita lunga e intensa come la sua. Penton è stato una figura di rilievo enorme nel mondo del motociclismo sportivo americano e mondiale, correndo in diversi eventi come la International Six Days Enduro e introducendo questo sport negli USA con diversi investimenti importanti.

Tra le cose fatte da Penton per rendere più popolare questo sport negli USA, l’importazione di motociclette marcate KTM grazie ad un accordo con la casa austriaca. Dopo il decesso della moglie nel 1959, Penton aveva superato la tragedia proprio tornando in sella ad una motocicletta, per una serie di eventi di endurance attorno al mondo. Aveva anche lanciato il suo personale brand per la produzione di stivali da moto ed accessori per centauri.
Penton fu tra i primi a rivoluzionare il concetto di motocicletta da enduro, sostenendo per esempio in tempi non sospetti, presentandosi alle competizioni su una BSA britannica, che tale veicolo dovesse essere leggero e versatile. Inserito nella AMA Hall of Fame anni prima della sua morte, rimane un punto di riferimento per questo sport, anche per i giovani piloti che iniziano a correre in questi anni.
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