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Ferrari, Montezemolo: “Leclerc è un bravissimo pilota, gli serve una macchina competitiva”

L’ex-presidente elogia il monegasco e invita la Ferrari a consegnargli una monoposto vincente: “È un grande pilota, ma il tempo passa anche per lui”.
La stagione 2025 di Charles Leclerc entra nel vivo con l’atteso Gran Premio di Baku, appuntamento strategico per rilanciare le ambizioni del pilota monegasco e della Ferrari. Su un circuito dove ha spesso brillato, Leclerc punta alla prima vittoria dell’anno, approfittando di una MCL39 apparsa in difficoltà sui tracciati a basso carico.
La Red Bull di Verstappen resta l’avversario da battere, ma la speranza è che la SF-25 riesca a esprimere tutto il suo potenziale proprio in Azerbaijan. Sarebbe una vittoria dal sapore speciale, non solo per archiviare un anno altalenante, ma anche per rilanciare il tema cruciale del futuro del pilota a Maranello.
Montezemolo lancia l’allarme: “Serve una Ferrari da titolo per Leclerc”
A richiamare l’attenzione sul tema ci ha pensato Luca Cordero di Montezemolo, storico ex presidente della Ferrari, in occasione della prima del documentario “Luce: Seeing Red” dedicato alla sua figura. “Leclerc è un bravissimo pilota, ma anche lui vede passare gli anni. Vede nuovi talenti come Norris e Piastri vincere e non avere una macchina competitiva può portare frustrazione”, ha dichiarato Montezemolo.
L’ex dirigente ha poi messo a confronto Leclerc con Jacques Villeneuve, sottolineando come il canadese non avesse la stessa costanza o mentalità da campione: “Leclerc, invece, ha dimostrato di saper affrontare le difficoltà. È cresciuto gestendo anni duri e senza mai arrendersi”.
Una carriera tra alti e bassi: ora Leclerc è a un bivio
Dal debutto con la Ferrari nel 2019 fino al presente, Leclerc ha vissuto sette stagioni altalenanti: tra sogni iridati sfumati, errori strategici del team e monoposto mai all’altezza. Dalla difficile parentesi 2020-2021 al promettente ma incompiuto 2022, il monegasco ha continuato a mostrare tenacia, talento e dedizione.
Anche oggi, con una SF-25 che fatica a tenere il passo dei migliori, Leclerc si distingue per la sua capacità di spingere al limite, portando risultati e mantenendo un atteggiamento da leader. Ma il tempo stringe. A fine 2025 saranno sette anni senza titolo e, nonostante la giovane età, il pilota si trova di fronte a una scelta cruciale: restare nella speranza di un nuovo ciclo vincente o cercare altrove la chance iridata.

Leclerc merita di più: il messaggio alla Scuderia
Montezemolo è chiaro: “Oggi Leclerc è costretto a spingere dal primo all’ultimo giro con una macchina che non è competitiva. È un bravissimo pilota: bisogna dargli finalmente una monoposto che gli permetta di vincere, perché lo merita”. Un messaggio che suona come un monito alla Ferrari: non si può trattenere un campione senza offrirgli una vettura da campione.
E, mentre a Maranello si lavora al progetto 2026, la stagione in corso e la gara di Baku diventano un crocevia fondamentale non solo per la classifica, ma per il futuro stesso di Leclerc nella squadra che ha sempre sognato.
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