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F1, Flavio Briatore: “Io in Ferrari? Ho già i miei problemi”

Un commento alla stagione prima del GP di Baku. Difesa di Vasseur, speranze su Hamilton e uno sguardo al 2026 con l’Alpine finalmente protagonista.
Con il Gran Premio dell’Azerbaigian ormai alle porte, la Scuderia Ferrari intravede l’occasione per conquistare la tanto agognata prima vittoria del 2025. Il tracciato cittadino di Baku, con le sue caratteristiche di basso carico aerodinamico, potrebbe infatti adattarsi alla SF-25, vettura che finora ha faticato a tenere il passo delle rivali, in particolare della dominante McLaren MCL39. Dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, l’obiettivo della Rossa è ora quantomeno chiudere davanti alle monoposto di Norris e Piastri, capaci di imporsi in quasi tutte le gare dell’anno.
Lontani i proclami di inizio stagione, quando Frédéric Vasseur, Charles Leclerc e Lewis Hamilton avevano parlato apertamente di titolo mondiale durante la presentazione della monoposto in Piazza Castello a Milano. Al momento, con solo qualche podio e nessuna vittoria, la Ferrari occupa la seconda posizione nel Mondiale Costruttori, ma appare lontana dal ruolo di favorita che ci si aspettava, alimentando critiche e malumori tra i tifosi e la stampa.
Vasseur resta, nonostante le critiche: la difesa di Briatore
Nel mezzo delle polemiche, Flavio Briatore ha preso pubblicamente le difese del team principal Vasseur, definendolo “una persona molto valida” e sottolineando la complessità dell’attuale Formula 1: “Oggi ci sono sette macchine in due decimi, è difficilissimo emergere. La McLaren è l’unica che ha davvero fatto la differenza quest’anno”.
Briatore, parlando ai microfoni della trasmissione Rai “La politica nel pallone”, ha ricordato che anche un manager come Luca di Montezemolo impiegò cinque anni per portare la Ferrari al titolo, dopo averlo fatto “saccheggiando la Benetton, a partire da Schumacher”. Alla domanda ironica del Presidente del Senato Ignazio La Russa – “Flavio, quando ti decidi a dare una mano alla Ferrari?” – l’ex team manager ha risposto: “Ho già i miei problemi con l’Alpine”, alludendo all’ultimo posto del team francese in classifica.

Futuro con Hamilton e Alpine: il 2026 sarà la svolta?
Nonostante la stagione opaca, Briatore guarda con fiducia al futuro, lanciando segnali positivi per Hamilton e la Alpine. “Vedrete, l’anno prossimo tornerà a lottare per il podio anche Lewis, è sempre un grande. E anche noi con Alpine saremo protagonisti”, ha dichiarato con determinazione. Con il nuovo regolamento tecnico previsto per il 2026, molti team stanno già pianificando una rivoluzione tecnica e strategica.
Ferrari inclusa, che ha rinnovato il contratto a Vasseur in ottica di continuità, ma dovrà dimostrare presto di essere in grado di riportare la vittoria a Maranello. Perché se è vero che la McLaren ha fatto la differenza, è altrettanto vero che i tifosi della Rossa non sono più disposti ad aspettare.
La gara di Baku rappresenta dunque un crocevia fondamentale: vincere qui significherebbe dare una svolta a una stagione sinora deludente, e rafforzare la posizione di un team principal ancora sotto esame. Il tempo, però, inizia a scarseggiare.
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