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Le migliori auto sono quelle prodotte tra il 2010 e il 2015: la rivelazione sconvolge

Il celebre conduttore televisivo britannico Jeremy Clarkson ha recentemente espresso la sua opinione sul mondo dell’automobilismo.
In un’intervista rilasciata al canale YouTube Harry’s Garage, Clarkson ha analizzato le trasformazioni del settore automobilistico, soffermandosi in particolare sulle scelte coraggiose di alcune case storiche come Jaguar.
Clarkson ha commentato con scetticismo iniziale il recente rebranding di Jaguar, presentato a fine 2024, definendolo un allontanamento drastico dalle radici del marchio britannico. “La mia prima reazione quando ho visto la pubblicità — ha raccontato a Harry Metcalfe, fondatore della rivista Evo Magazine — che non mostrava nemmeno un’auto, è stata: ‘Cosa stanno facendo?’”. Nonostante le critiche e l’indignazione iniziale, Clarkson riconosce la necessità di innovare: “Nessuno comprava più Jaguar. Era evidente che quella strada era giunta al termine e dovevano cambiare direzione”.
L’ex conduttore di The Grand Tour ha anche evidenziato come il mercato statunitense, il più grande per Jaguar, potrebbe accogliere favorevolmente una vettura elettrica del marchio. “Negli USA, 63 milioni di persone hanno votato per Kamala Harris, e questo segmento demografico mostra una forte propensione verso le auto elettriche. Una Jaguar elettrica potrebbe essere percepita come qualcosa di eccezionale”, ha spiegato, sottolineando come il pubblico maggiormente propenso all’adozione delle BEV (Battery Electric Vehicles) sia quello democratico, più aperto alle innovazioni green rispetto ai partiti di centrodestra.
Il rifiuto delle auto moderne e la nostalgia per il decennio d’oro
Clarkson ha dichiarato di prediligere vetture più datate, come la sua Range Rover di 18 anni e la Jaguar F-Type di 12 anni, entrambe ancora perfettamente funzionanti. “Non vedo motivo di vendere queste auto”, ha detto, raccontando anche un episodio durante il The Grand Tour in cui ha guidato la F-Type nel deserto del Sahara, dimostrando la robustezza e l’affidabilità di quel modello, ancora oggi apprezzata.
Il giornalista britannico si è mostrato critico verso le automobili moderne, lamentandosi della complessità eccessiva dei sistemi acustici e di sicurezza, che a suo parere complicano inutilmente la guida. “Un tempo, bastava un solo pulsante. Oggi ci sono decine di combinazioni, e non si è mai soddisfatti, come con gli equalizzatori grafici degli anni ‘70”, ha affermato, facendo riferimento anche alla sua recente esperienza con la nuova BMW M5.

Secondo Clarkson, il periodo tra il 2010 e il 2015 rappresenta il vero apice dello sviluppo automobilistico. In quegli anni, le vetture erano affidabili, confortevoli, ben equipaggiate, veloci e relativamente accessibili. “Oggi invece tutto è diventato eccessivamente elettronico e, a mio avviso, poco entusiasmante. L’auto non è più sinonimo di cambiamento e passione”, ha concluso.
Questa visione si inserisce in un dibattito più ampio sul futuro dell’automobilismo, dove il passaggio alle tecnologie elettriche e ai sistemi di guida assistita sta rivoluzionando il concetto stesso di automobile. Clarkson, noto per il suo stile ironico e a volte provocatorio, continua a rappresentare un punto di vista critico ma influente nel settore, grazie anche alla sua lunga esperienza come conduttore di programmi iconici come Top Gear e The Grand Tour.
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