News
La fine di un’era per Tesla? Ecco perché Musk sta perdendo la sua magia

Dopo anni di dominio, Tesla affronta il declino: vendite in discesa e concorrenza cinese agguerrita. Il futuro dell’azienda non è più garantito.
Dopo un decennio da protagonista assoluta della rivoluzione elettrica, Tesla sembra attraversare la sua fase più critica. Per il secondo anno consecutivo, il colosso fondato da Elon Musk farà registrare un calo nelle consegne globali. Un segnale inequivocabile: l’effetto sorpresa che aveva accompagnato ogni sua mossa sembra ormai esaurito.
Complice anche una perdita di fiducia nei mercati chiave come gli Stati Uniti, dove la fine di alcuni incentivi e le controversie politiche del suo fondatore hanno raffreddato l’interesse degli acquirenti. Tuttavia, i problemi non si fermano alla sfera politica. Il cuore della questione riguarda la qualità percepita dei veicoli, la mancanza di modelli accessibili e l’offensiva cinese guidata da BYD, sempre più aggressiva e tecnologicamente competitiva.
Problemi di qualità e gamma limitata: Tesla perde il suo vantaggio
Un’indagine pubblicata da JD Power nel giugno scorso ha evidenziato come Tesla abbia perso il vantaggio qualitativo rispetto alle case automobilistiche tradizionali. I suoi veicoli elettrici presentano 266 problemi ogni 100 unità, soprattutto legati a controlli poco intuitivi, frenata automatica e integrazione digitale poco affidabile. La decisione di rimuovere comandi fisici fondamentali, come le leve degli indicatori di direzione, ha provocato un’ondata di lamentele da parte degli utenti.
A ciò si aggiunge una gamma che da anni si regge su cinque modelli principali: Model S, Model X, Model 3, Model Y e il recente Cybertruck, non tutti disponibili ovunque. L’attesa per un modello economico, promesso entro il 2025, si fa sempre più snervante, e secondo Musk somiglierà alla Model Y, alimentando scetticismo.
La concorrenza cinese avanza: BYD supera Tesla in Europa
Nel frattempo, il mercato cinese ha preso il largo. BYD, in particolare, ha superato Tesla nelle immatricolazioni di veicoli elettrici in Europa lo scorso aprile, registrando un sorpasso storico. E questo senza essere ancora presente negli USA. BYD offre una gamma ampia e diversificata, con modelli più economici e con tempi di ricarica più rapidi grazie a nuove tecnologie sulle batterie. Altre case cinesi stanno seguendo la stessa strada, approfittando di un mercato europeo più ricettivo e di un vuoto strategico lasciato da Tesla. Da gennaio a luglio, le nuove Tesla immatricolate nel Vecchio Continente sono crollate di oltre un terzo, e il trend sembra destinato a proseguire.

E ora? La palla passa a Elon Musk
Tesla non è un’azienda qualunque: con una capitalizzazione di mercato di circa 1.000 miliardi di dollari, resta un punto di riferimento per gli investitori. Ma la sua leadership nel settore della mobilità elettrica non è più scontata. L’idea di un futuro dominato da veicoli autonomi e robot umanoidi resta centrale per Musk, ma ora anche altri costruttori — dalla Cina all’Europa — condividono la stessa visione e si muovono con maggiore agilità. Il tempo stringe: per evitare di essere travolta dal “dragone cinese”, Tesla dovrà decidere se continuare sulla stessa rotta o rinnovarsi radicalmente, sia sul piano del design sia su quello della strategia industriale.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM
