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Multa per il telefono alla guida: il nuovo autovelox ti becca. Può davvero farti la multa?

Il nuovo autovelox proposto aumenterà i casi di multa per il telefono alla guida. Tutti i trasgressori verranno beccati immediatamente.
Il caos autovelox di pochi mesi fa verrà soppiantato a breve da un nuovo dispositivo. Come da titolo, quest’ultimo sarà in grado di beccare tutti gli automobilisti trasgressori. Ciò implica un potenziale aumento dei casi di multa per il telefono alla guida.
Ma qual è il nome del dispositivo in questione? Scopriamolo insieme nei prossimi due paragrafi di questo articolo.
Ecco le caratteristiche del dispositivo
L’autovelox in questione si chiama SafeDrive, e si occuperà di accertare i casi di utilizzo del telefono alla guida anche in modalità remota. Segnalando così l’infrazione dell’articolo 173 del codice stradale. Verrà inoltre segnalato, quando esistente, anche l’articolo 172.

Rivelare queste trasgressioni è possibile all’autovelox in questione grazie ad una telecamere in alta definizione. Dalla qualità inedita, rispetto agli altri dispositivi installati (e approvati) lungo tutte le strade italiane.
Non sono un limite le condizioni di luce ridotta, la singola corsia di marcia e una velocità che può arrivare anche fino a 70 chilometri orari. Nonostante tutti i presupposti siano più che positivi, lo Stato non si è ancora espresso circa una sua approvazione.
Per cosa può essere usato l’autovelox?
Le prove raccolte in modalità remota non vengono considerate valide ai fini della legge. Inoltre, l’autovelox non può raccogliere e conservare informazioni e dati sensibili circa i veicoli colti in flagranza di reato.
Gli agenti potranno così servirsene solo nel caso in cui siano stati loro stessi, in prima persona, a rendersi conto dell’infrazione. Diversamente, qualunque evidenza raccolta dal dispositivo non sarà valida a livello legale.
La multa non potrà dunque essere assegnata. E se per qualsiasi motivo dovesse essere assegnata comunque, quest’ultima potrà essere contestata dall’automobilista che l’ha ricevuta. Fino a che lo Stato non si esprimerà diversamente, tutto resterà invariato.
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