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Seat, il CEO è netto: "Se vogliamo fare soldi non possiamo costruire queste auto

Il CEO dell’azienda spagnola è stato categorico. Per fare soldi bisogna evitare questi modelli, lo sanno tutti.
Al Salone dell’Automobile di Monaco di Baviera, Markus Haupt, amministratore delegato ad interim di Seat e Cupra, ha espresso con chiarezza la posizione strategica della casa automobilistica spagnola riguardo alla politica di cambiamento del listino. In un’intervista esclusiva con media spagnoli, Haupt ha dichiarato senza mezzi termini qualcosa di assurdo.
Markus Haupt ha spiegato che Seat continuerà a puntare sui veicoli a combustione interna, mentre sarà Cupra a concentrarsi sulla gamma elettrica. La casa spagnola non prevede, almeno nel breve e medio termine, di lanciare un suo modello elettrico, nemmeno una versione propria della vettura da 20.000 euro che Volkswagen prevede di produrre in Portogallo a partire dal 2027. «Se Volkswagen vende a quel prezzo, a quanto dovrebbe vendere Seat?» ha ironizzato Haupt, mettendo in evidenza le difficoltà di competere su un segmento di prezzo così basso.
L’AD ha inoltre sottolineato che Seat rappresenta un complemento ideale per Cupra, rivolta a target di clienti differenti, ma ha confermato che «il futuro deve essere elettrico». Nel frattempo, la strategia di Seat è orientata al lancio delle nuove versioni di Ibiza e Arona, previste per il mese prossimo, a dimostrazione dell’impegno nel continuare a investire nei modelli tradizionali. Nelle parole del CEO stesso che suonano come una sentenza: “Oggi è impossibile realizzare un’auto elettrica con Seat se vogliamo mantenere la redditività”, come ha dichiarato alla stampa.
Cupra e SEAT, come si divideranno i compiti
Cupra, invece, sarà il brand su cui verrà concentrata la spinta verso l’elettrico. Il prossimo anno sarà lanciato il Cupra Raval, modello di ingresso alla gamma elettrica con un prezzo a partire da 25.000 euro. Questa vettura, che avrà un’autonomia fino a 450 km e una ricarica rapida in circa 25 minuti nella versione top di gamma, sarà realizzata nella fabbrica di Martorell insieme al Volkswagen ID. Polo, con una capacità produttiva stimata di circa 300.000 unità annue da suddividere tra i due modelli.
Haupt ha inoltre richiesto una nuova piattaforma produttiva per veicoli elettrici nella stessa fabbrica, oltre alla piattaforma MEB attualmente impiegata per i modelli menzionati, per migliorare la flessibilità e la capacità di risposta a crisi e mutamenti di mercato. A questi modelli si aggiungeranno nel 2026 anche il Skoda Epiq e il Volkswagen ID. Cross, prodotti nello stabilimento di Landaben, Navarra.
Sul fronte commerciale, la società è in trattativa con Bruxelles per ottenere una riduzione o l’eliminazione degli aranceli che attualmente gravano sull’importazione in Europa del Cupra Tavascan, prodotto in Cina. Haupt ha sottolineato l’unicità della situazione: “Il Tavascan è stato progettato in Spagna da una casa europea, pertanto la situazione è diversa rispetto a quella dei modelli di marca cinese”. Le negoziazioni si trovano nella fase finale, con l’auspicio di una risoluzione entro fine anno.

La decisione di SEAT (SEAT) – www.Mondo-Motori.it
Per quanto riguarda l’espansione internazionale, Haupt ha spiegato che il progetto di ingresso nel mercato statunitense, annunciato dal suo predecessore Wayne Griffiths, è momentaneamete sospeso a causa dell’instabilità e delle politiche commerciali incerte degli Stati Uniti. “Con risorse di investimento limitate, è troppo rischioso”, ha affermato, aggiungendo però che la società non abbandona l’idea e valuta con interesse l’espansione nel Medio Oriente.
La kermesse bavarese ha visto un confronto serrato tra le case europee, in particolare tedesche, e i colossi cinesi dell’automobile elettrica. Marchi come BYD, Leapmotor, il produttore di batterie CATL e la premium Xpeng hanno esposto le loro ultime innovazioni. Xpeng, partner di Volkswagen, ha mostrato progressi significativi nella guida autonoma di livello quattro, con l’obiettivo di produrre in serie veicoli con questa tecnologia entro il 2026. In ogni caso, la sfida è troppo serrata e la casa spagnola dovrà seguire questa restrittiva politica per prosperare.
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