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Incentivi auto, pessime notizie per i ‘pendolari’: le parole del ministro preoccupano
La partenza degli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche subirà un nuovo ritardo. Ecco la spiegazione data dal ministro sul perché di tutto ciò.

Sono tanti gli italiani che aspettano con trepidante attesa i nuovi incentivi per l’acquisto delle auto elettriche. Per poter sfruttare in pieno – fino a 11.000 euro di bonus – tali incentivi sarà necessario essere in possesso di un ISEE minore di 30.000 euro e rottamare una vettura appartenente alle categorie da Euro 0 a Euro 5.
Per chi ha un ISEE compreso fra 30.000 e 40.000 euro gli incentivi scendono a 9.000 euro. Il prezzo d’acquisto della vettura elettrica, poi, non dovrà superare i 35.000 euro
Inoltre, esiste il parametro legato alla residenza della persona. Ed è proprio tale aspetto, legato alla forte presenza urbana e al pendolarismo, che tiene banco in queste ore e che sta facendo ritardare lo sblocco della situazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Non si sbloccano gli incentivi auto: c’è il nodo legato al pendolarismo
Nel bel mezzo dell’estate, il nostro Governo aveva sbloccato la situazione in merito alla partenza degli incentivi per l’acquisto delle nuove vetture a zero emissioni da parte degli italiani. Nello specifico, sono stati stanziati ben 600 milioni di euro, in modo tale da permettere a questo mercato di crescere in modo deciso una volta per tutte. La partenza degli incentivi era prevista per la metà di settembre, ma il tutto non ancora si è sbloccato. Ecco il motivo.

Come riferito dall’Ansa, infatti, il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha reso noto che il motivo di tale nuovo ritardo è dovuto a un nuovo parametro riguardante i pendolari del nostro Paese. La partenza degli incentivi auto, dunque, dovrebbe essere posticipata alla fine del mese di ottobre o, al massimo, entro la metà del mese di novembre.
L’Istat, infatti, sta svolgendo un mero compito statistico per aggiornare la situazione legata ai percorsi riguardanti il pendolarismo giornaliero delle grandi aree metropolitane, cui le agevolazioni sono strettamente legate. Ricordiamo, infatti, che gli incentivi sono destinati alle persone fisiche e alle microimprese con residenza o sede nelle aree urbane funzionali, vale a dire in città con più di 50 mila abitanti e con un importante bacino di pendolarismo. La speranza è che la situazione possa sbloccarsi al più presto.
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