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Constatazione amichevole, in questi casi non conviene farla: evitala assolutamente

Tamponamento delle auto

Quando fare un incidente potrebbe costarti molto più caro del risarcimento. In questi casi, non accettare. 

Nel mondo degli incidenti stradali, la constatazione amichevole può sembrare una scorciatoia vantaggiosa, ma attenzione: firmare senza riflettere può diventare un boomerang per il risarcimento. Quando non conviene fare la constatazione amichevole, ecco i casi in cui è meglio stare alla larga da quella doppia firma che, invece di semplificare, complica la vita.

La regola aurea è semplice: se la dinamica dell’incidente è chiara e concordata da entrambe le parti, compilare il modulo Cai a doppia firma accelera i tempi dell’istruttoria assicurativa. Ma se c’è anche un minimo dubbio, fermatevi. Firmare una constatazione amichevole in condizioni di disaccordo o confusione significa consegnare al giudice una dichiarazione che pesa come una confessione, e questo può compromettere il diritto al risarcimento.

Nel caso di feriti, la legge non ammette scorciatoie: la priorità assoluta è il soccorso, la chiamata al 112 e il rispetto degli obblighi previsti dall’articolo 189 del Codice della Strada. Solo dopo queste fasi si può pensare a presentare una denuncia, eventualmente tramite una constatazione singola. Firmare “a caldo” è un rischio che spesso si traduce in errori con effetti pesanti sulla liquidazione del danno.

Quando la dinamica è controversa o coinvolge più di due veicoli, la constatazione amichevole perde efficacia. Il risarcimento diretto, infatti, è nato per incidenti tra due veicoli identificati e assicurati. In presenza di più mezzi o di veicoli esteri, la pratica richiede rilievi più approfonditi e denunce separate. Tentare di forzare accordi “a coppie” può solo confondere le responsabilità.

Veicoli senza assicurazione, fuga e sospetti di frode: firmare può trasformarsi in un incubo

Nel caso in cui l’altro conducente sia non assicurato, non identificato o in fuga, firmare una constatazione amichevole è impossibile e del tutto inutile. Qui entra in gioco il Fondo di Garanzia per le vittime della strada, che ha regole e tempi propri, spesso più lunghi e con franchigie. La qualità della documentazione, come verbali e referti, diventa decisiva per una liquidazione rapida.

CID quando non farlo

Ecco quando il Cid non conviene – www.Mondo-Motori.it

Situazioni con sospetto di frode, incidenti studiati o incongruenze evidenti tra danni e posizioni dei veicoli sono un vero campo minato. Firmare un modulo congiunto in questi casi significa spalancare la porta a problemi giudiziari e contestazioni future. Meglio chiamare subito le forze dell’ordine, scattare fotografie e compilare una constatazione singola precisa, lasciando che siano i rilievi ufficiali a fare chiarezza.

Se nell’incidente sono coinvolti pedoni o ciclisti, la constatazione amichevole perde ogni senso pratico: qui la tutela della persona e un’accurata ricostruzione ufficiale sono la priorità. Firmare un modulo congiunto rischia solo di cristallizzare dinamiche errate e complicare il risarcimento.

Auto aziendali, leasing e il nuovo volto digitale della constatazione amichevole

Quando si tratta di auto aziendali, leasing o noleggio a lungo termine, la firma affrettata di una constatazione amichevole congiunta può creare seri problemi. Spesso, infatti, le società proprietarie hanno procedure interne rigide per la denuncia dei sinistri, con indicazioni precise su carrozzeria, tempi e modalità di apertura del fascicolo. Una firma non autorizzata rischia di rallentare la riparazione e di innescare controversie contrattuali con penali salate.

Dal 2025, la constatazione amichevole digitale affianca quella cartacea, ma non cambia la sostanza. La comodità di un modulo online non deve indurre a firmare se non c’è un vero accordo sulla dinamica. Il valore probatorio resta identico, e un errore o una firma troppo frettolosa possono compromettere il risarcimento come nel caso tradizionale.

Anche in assenza di firma congiunta, la constatazione singola resta uno strumento utile per fissare dati certi come luogo, ora, danni e testimoni. Inviata tempestivamente, permette di avviare la pratica assicurativa e di non bloccare il procedimento, soprattutto in presenza di disaccordi o mancata collaborazione tra le parti.

Il risarcimento diretto funziona solo in condizioni ben precise: collisione tra due veicoli a motore identificati e assicurati, all’interno di Italia, San Marino o Vaticano, con urto materiale. Al di fuori di questi casi, la pratica passa alla procedura ordinaria, e la firma congiunta della constatazione amichevole non garantisce tempi più rapidi né meno complicazioni.

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