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Mercedes smonta l’auto cinese che ha 1000 km di autonomia: “La sensazione è quella di…

La casa tedesca ha preso di petto la rivale pericolosa. Ecco cosa ne è uscito fuori.
Nel panorama in rapida evoluzione delle auto elettriche, il confronto tra tradizione e innovazione si fa sempre più serrato. Mercedes-Benz, simbolo dell’ingegneria tedesca, ha condotto un’attenta analisi su una delle proposte più ambiziose provenienti dalla Cina: la Zeekr 001, una berlina elettrica in grado di promettere fino a 1.000 km di autonomia secondo il ciclo cinese CLTC. Questo esame tecnico non è solo un gesto di curiosità, ma rappresenta una mossa strategica per mantenere la competitività nel mercato globale.
La Zeekr 001, lanciata nel 2021, è un modello che punta direttamente a concorrere con le migliori berline premium elettriche, Tesla Model 3 inclusa. Caratterizzata da una potenza massima di 543 cavalli e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,8 secondi, monta una batteria Qilin da 140 kWh prodotta da CATL, uno dei colossi della tecnologia delle batterie.
Secondo l’omologazione europea WLTP, la sua autonomia reale si aggira intorno agli 850 km, un dato che continua a far parlare di sé, soprattutto considerando il prezzo di listino inferiore ai 61.000 euro: una cifra decisamente competitiva rispetto ai modelli europei con caratteristiche simili, spesso più costosi di diverse migliaia di euro.
Un aspetto chiave che Mercedes ha voluto approfondire riguarda la differenza tra il ciclo di omologazione cinese e quello europeo, più rigoroso, e come l’efficienza della batteria venga mantenuta su distanze così elevate. In Cina, la combinazione di sostegno governativo, filiere produttive più snelle e design modulare permette una riduzione significativa dei costi senza compromettere la qualità percepita, un vantaggio strategico che le case europee devono valutare attentamente.
Il verdetto finale
Il team di ingegneri di Mercedes non si è limitato a un’analisi superficiale; ha smontato completamente la Zeekr 001 per valutare materiali, assemblaggi e numero di componenti, oltre a investigare le tecniche produttive adottate. Un’attenzione particolare è stata dedicata all’uso del gigacasting, una tecnologia che consente di fondere in un unico pezzo grandi sezioni della scocca, riducendo tempi e costi di produzione e aumentando la rigidità strutturale.

Questa ricerca rappresenta una risposta diretta al rallentamento della crescita della domanda di auto elettriche in Europa, dove la concorrenza si fa sempre più agguerrita e la “guerra dei prezzi” spinge i marchi storici a ripensare strategie e gamme di prodotto. Mercedes, con i suoi modelli EQA ed EQB, offre vetture a partire da circa 47.000 euro, mantenendole entro la soglia per beneficiare del bonus ecologico europeo, ma la pressione esercitata dai rivali cinesi mette in discussione il posizionamento tradizionale del marchio.
Andy An, CEO di Zeekr, ha commentato con franchezza la situazione: “Sapere di essere sotto la lente di un costruttore con oltre un secolo di storia come Mercedes è una sensazione simile a camminare su ghiaccio sottile”. Questo non è soltanto un segnale di attenzione, ma una testimonianza della crescente rilevanza che i marchi cinesi stanno assumendo a livello globale.
La capacità di Zeekr di attirare l’interesse di una casa come Mercedes testimonia come il mercato delle auto elettriche stia vivendo una fase di trasformazione profonda, in cui la tecnologia, l’efficienza e il prezzo si intrecciano in un equilibrio delicato. Le strategie di produzione e le innovazioni strutturali, unite a un approccio aggressivo sui costi, rendono i nuovi attori cinesi partner e concorrenti da tenere in seria considerazione.
Mercedes, quindi, non si limita a osservare: studia, impara e si prepara a rispondere a una sfida che va oltre i confini tradizionali, in un settore dove l’innovazione è la chiave per non perdere terreno.
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