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“Quando ho smontato il primo motore elettrico, ho capito che non potevo tornare indietro”: meccanici costretti a reinventarsi

Negli ultimi anni, il settore automobilistico ha subito una trasformazione radicale, costringendo i meccanici a reinventarsi.
Negli ultimi anni, il settore automobilistico ha subito una trasformazione radicale, costringendo i meccanici a reinventarsi di fronte a sfide senza precedenti. Il passaggio dall’olio motore alle batterie e dal diesel all’elettricità non rappresenta solo un cambiamento tecnologico, ma una vera e propria rivoluzione nei principi di lavoro, nelle competenze richieste e nell’approccio alla manutenzione dei veicoli. Con la transizione verso i veicoli elettrici (EV), la necessità di adattarsi diventa sempre più impellente.
La formazione come chiave per il futuro
In molti laboratori e officine, si percepisce un’aria di novità, sostituita dall’odore del gasolio a quello dell’elettricità e dei caricabatterie. La formazione professionale e la riqualificazione sono essenziali per affrontare questa nuova realtà. Un esempio emblematico è Rubén Cintora, un meccanico che ha dedicato anni alla manutenzione di motori diesel. La sua curiosità lo ha portato a esplorare il mondo dei veicoli elettrici, culminando nell’acquisto di una Tesla Model 3. “Quando ho smontato un motore elettrico per la prima volta, ho capito che non avrei potuto tornare indietro”, afferma Rubén, evidenziando l’importanza di adattarsi alle nuove tecnologie.

Il retrofit, ovvero la trasformazione di un veicolo a combustione in uno elettrico, rappresenta un’area con un potenziale di crescita significativo. In Spagna, il Real Decreto 866/2010 consente questa pratica, ma il processo di omologazione è spesso complesso. Aziende come Elektrun Cars offrono servizi di conversione a prezzi variabili tra 15.000 e 18.000 euro, permettendo ai proprietari di veicoli più anziani di risparmiare sui costi di gestione. In Francia, il governo ha introdotto sovvenzioni per incentivare queste trasformazioni, prevedendo la creazione di posti di lavoro e un significativo aumento del fatturato.
L’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio e raggiungere un parco veicoli elettrici di 5 milioni in Spagna entro il 2030 è ambizioso ma realizzabile. La formazione di tecnici specializzati sarà cruciale per supportare questa transizione. I laboratori devono prepararsi a una domanda crescente di servizi legati ai veicoli elettrici, affrontando le sfide legate all’implementazione di nuove tecnologie e strumenti di diagnostica.
Nonostante le difficoltà, ci sono segnali di speranza. Sempre più meccanici, come Marta López, si specializzano in trasmissioni elettriche e ibride, combinando teoria e pratica per fornire un servizio di alta qualità. I laboratori che investono nella formazione continua e nell’aggiornamento delle competenze dei propri dipendenti saranno in grado di affrontare le sfide future e adattarsi a un mercato in rapida evoluzione.
Il panorama automobilistico sta cambiando, e i meccanici che abbracciano questa transizione verso l’elettrico non solo garantiranno la loro rilevanza professionale, ma contribuiranno anche a un futuro più sostenibile per tutti.
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