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Obbligo auto elettriche nel 2030: l'annuncio dell'UE è spaventoso

Obbligo dei motori elettrici spostato di cinque anni? La verità sulla decisione dell’Unione Europea.
L’Unione Europea si prepara a un cambiamento radicale nel settore automobilistico con una proposta che sta già scatenando dibattiti accesi e preoccupazioni tra operatori del settore e consumatori. L’idea è quella di introdurre un obbligo per l’adozione di veicoli elettrici nelle flotte aziendali e nei servizi di noleggio a partire dal 2030, una misura che potrebbe rivoluzionare il mercato europeo dell’auto a breve termine.
Secondo quanto riportato da un rapporto di Bild am Sonntag, la Commissione Europea sta lavorando a una normativa che vieterebbe la vendita di veicoli a combustione interna destinati a flotte aziendali e aziende di noleggio dal 2030. Questo provvedimento, se approvato, avrebbe un impatto diretto su circa il 60% del mercato delle nuove immatricolazioni in Europa. Considerando che nel 2024 sono stati venduti circa 10,6 milioni di veicoli nell’Unione, si stima che circa 6 milioni di automobili sarebbero coinvolte dalla nuova regolamentazione.
L’obiettivo dichiarato è duplice: accelerare la transizione verso la mobilità sostenibile e migliorare la qualità dell’aria nelle città europee. Il settore privato si sta infatti muovendo con una certa lentezza, soprattutto in Paesi come l’Italia e la Spagna, dove la diffusione delle auto elettriche è ancora limitata rispetto ad altri mercati europei.
La proposta ha immediatamente suscitato reazioni contrastanti. Diversi attori del settore, tra cui Markus Ferber, deputato europeo, hanno espresso forte contrarietà, chiedendo alla Commissione guidata da Ursula von der Leyen di ritirare il provvedimento. Anche le aziende di noleggio, come Sixt, hanno manifestato critiche pesanti: Nico Gabriel, membro del consiglio di amministrazione, ha definito la proposta “irrealistica” e difficilmente applicabile senza creare disagi significativi.
Una situazione complessa
Queste posizioni riflettono la complessità di un passaggio così drammatico, che rischia di accentuare il conflitto tra sostenitori della mobilità elettrica e chi ancora punta su motori termici. La cosiddetta “guerra termico vs elettrico” continua quindi a essere un tema caldo, nonostante le pressioni sempre maggiori per una decarbonizzazione rapida.
Se il provvedimento dovesse essere approvato entro la fine di questa estate, come previsto, si aprirebbe una fase di grandi trasformazioni per il settore automobilistico europeo. Le aziende di noleggio e i grandi parchi auto aziendali saranno chiamati a rinnovare le loro flotte con veicoli esclusivamente elettrici entro il 2030, con un impatto diretto anche sull’offerta di veicoli nuovi.

La decisione europea spiazza tutti – www.Mondo-Motori.it
Dal punto di vista ambientale, l’iniziativa potrebbe rappresentare un passo importante per ridurre le emissioni nocive nelle aree urbane, dove il traffico veicolare è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico. Tuttavia, la sfida rimane quella di assicurare infrastrutture adeguate per la ricarica e la sostenibilità economica del settore, aspetti fondamentali per il successo della transizione.
In questa fase, la Commissione Europea dovrà bilanciare le esigenze di tutela ambientale con le criticità economiche e operative segnalate dagli operatori del settore, in un contesto di mercato globale sempre più competitivo e in rapida evoluzione.
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