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“In questo caso la multa è nulla anche se l’autovelox è omologato”: la sentenza del Tribunale crea un precedente

La multa viene annullata, a prescindere dalle condizioni dell’Autovelox dal punto di vista burocratico. Ecco il perché.
In Italia il tema delle multe annullate è di grande interesse per milioni di italiani, gli stessi che hanno preso più di una multa per eccesso di velocità nel corso di un’annata particolarmente preoccupante. Il nostro paese continua ad essere titolare del record di numero di densità di Autovelox per superficie, un amaro primato che vantiamo da anni.
Insomma, le multe per eccesso di velocità portano miliardi ogni anno nelle casse dei Comuni che li installano. Il che da un lato è un bene, parliamo di denaro che deve essere re investito per la sicurezza stradale e di trasgressori di importanti norme che vengono sanzionati. Tuttavia, alcune “zone grigie” nel regolamento continuano a far parlare di se.
Negli ultimi mesi diverse sentenze hanno dato ragione agli automobilisti che hanno protestato per aver ricevuto sanzioni da Autovelox non omologati, al punto che il MIMIT si prepara a fare un letterale censimento di questi dispositivi, così da essere certo dell’omologazione e della taratura di tutti gli strumenti di questo tipo diffusi in Italia; tuttavia, una sentenza rende ancora più dura la situazione per i Comuni!
Omologare non basta più? Un caso unico…
Di recente una sentenza del Tribunale di Frosinone ha accolto la protesta di un automobilista. Questi avrebbe subito una multa per eccesso di velocità da un Autovelox che non era stato appropriatamente controllato dalla Prefettura, condannata pure a rimborsare le spese processuali al guidatore in questione.

Lo strumento infatti era stato tarato correttamente, impostato quindi secondo i parametri stabiliti dalla legge. Tuttavia, mancavano i controlli regolamentari su queste impostazioni, un procedimento che va ripetuto almeno su base annuale, altrimenti, le multe erogate dallo strumento risultano non valide, proprio come in questo caso.
Insomma, il panorama legislativo italiano rimane molto complesso sotto questo aspetto. Alla fine, se volgiamo dire le cose come stanno, la differenza tra un ricorso vinto o perso la fa un buon avvocato, a conoscenza di tutti i cavilli che possono portare all’annullamento di una multa, ed un pizzico di fortuna. Dubitiamo che il guidatore che ha ricevuto questa grande notizia sapesse che lo strumento non era stato sottoposto ai regolari controlli. Forse, ha soltanto fatto ricorso sperando di essere fortunato e così è stato.
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