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Tesla ricorre contro JPMorgan: “Agito solo nel suo interesse”
Tesla punta il dito contro JPMorgan e passa alle vie legali, accusando la controparte di aver agito solo nel proprio interesse.
Tesla ha presentato ricorso contro JP Morgan, alimentando un contenzioso legale su una vendita di bond che l’istituto finanziario statunitense ha contribuito a organizzare nel 2014. Il procedimento è stato avviato da JPMorgan nel novembre scorso, con la tesi di aver diritto, in veste di creditore, a circa 162 milioni di dollari, per una serie di warrant che aveva comprato come cessione di obbligazioni.
L’acceso confronto mette in chiara evidenza un rapporto ostile tra la banca numero uno della Nazione e il Costruttore automobilistico più capitalizzato al mondo. Da parte sua, Tesla sostiene che dietro la causa intentata da JP Morgan vi siano “malafede e avidità”.
“JPM ha spinto la sua richiesta esorbitante come atto di ritorsione contro Tesla sia per aver escluso JPM da importanti accordi commerciali sia per l’antipatia dei dirigenti di alto livello di JPM nei confronti del signor Musk”, ha dichiarato la Casa specializzata nella produzione di auto elettriche. Il fondatore e amministratore delegato dell’azienda, Elon Musk, ha minacciato di scrivere una recensione negativa su Yelp, nel caso in cui JPMorgan non avesse ritirato la causa.
Lo sviluppo degli eventi
Durante il 2014 il potente istituto di credito si è assicurata warrant da Tesla, nell’ottica di una cessione di obbligazioni convertibili su cui ha lavorato per il brand dei motori in compartecipazione con altre banche. I warrant hanno permesso di accaparrarsi azioni Tesla a un prezzo prefissato, una volta giunta la scadenza nell’estate 2021.
Stando alla tesi di JPMorgan, Musk avrebbe influenzato la quotazione dei warrant, quando, nel 2018, ha twittato di possedere le risorse necessarie per il delisting di Tesla. L’istituto finanziario ha preso la palla al balzo, utilizzandola quale giustificazione per ridurre il prezzo di esercizio dei warrant, permettendole di conseguire profitti superiori, laddove le azioni di Tesla avessero continuato a salire.
Nell’ultima stagione estiva, Tesla ha riconosciuto la cifra al prezzo originale, ma ha risposto picche alla proposta di cambio di JPMorgan, che lunedì ha reclamato l’adempimento degli obblighi come da contratto.
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