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Bici elettriche e ciclomotori, legge tagliola dal 1° luglio: è finita la pacchia
Il Comune di Isola Capo Rizzuto annuncia una stretta sui controlli riguardanti l’uso di bici elettriche e ciclomotori elettrici..
Con l’avvicinarsi della stagione estiva, il Comune di Isola Capo Rizzuto annuncia una stretta sui controlli riguardanti l’uso di bici elettriche e ciclomotori elettrici. A partire da luglio, entreranno in vigore verifiche più rigorose da parte della Polizia Locale, supportata dall’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di garantire sicurezza stradale e rispetto delle norme, in particolare nelle aree urbane e nelle zone turistiche più frequentate.
Controlli intensificati su bici elettriche e ciclomotori: cosa cambia da luglio
Il crescente utilizzo di veicoli a propulsione elettrica rappresenta senza dubbio un passo avanti verso una mobilità più sostenibile e meno inquinante. Tuttavia, la diffusione di biciclette a pedalata assistita e ciclomotori elettrici ha generato confusione e talvolta comportamenti non conformi alla legge. Per questo motivo, da luglio sarà intensificata l’attività di controllo da parte delle forze dell’ordine, in particolare nelle località turistiche dove il fenomeno è in forte espansione.
L’iniziativa del Comune si pone un duplice obiettivo: garantire la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti e promuovere una mobilità più responsabile, nel pieno rispetto del Codice della Strada.
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la distinzione tra biciclette a pedalata assistita e ciclomotori elettrici, spesso mal interpretata dagli utenti. Secondo l’articolo 50 del Codice della Strada, una bicicletta a pedalata assistita deve rispettare precise condizioni:
- Il motore elettrico non deve superare i 250 watt di potenza (500 watt per i mezzi da carico).
- L’assistenza alla pedalata deve interrompersi automaticamente al superamento dei 25 km/h o nel momento in cui si smette di pedalare.
- Il dispositivo di avviamento a pedali fermi può garantire una velocità massima di 6 km/h.
Oltre questi limiti, il mezzo è considerato un ciclomotore e, di conseguenza, è soggetto a una serie di obblighi normativi, tra cui:
- Possesso di patente di guida valida.
- Assicurazione obbligatoria.
- Targa di identificazione.
- Utilizzo di casco omologato.
- Certificato di circolazione aggiornato.
Queste norme sono fondamentali per assicurare che il mezzo sia utilizzato in condizioni di sicurezza, soprattutto in contesti urbani e turistici molto frequentati.
Le sanzioni per chi guida un ciclomotore elettrico senza rispettare le normative sono particolarmente severe. Le multe possono variare da 158 fino a oltre 9.000 euro, a seconda della gravità delle violazioni accertate. Nei casi più critici, come la guida senza patente o l’assenza di assicurazione, sono previste anche misure come il fermo amministrativo o la confisca del veicolo.
Le infrazioni più comunemente riscontrate riguardano:
- Mancanza di assicurazione.
- Uso non corretto o assenza del casco protettivo.
- Assenza di targa o documenti di circolazione.
- Modifiche non autorizzate ai motori, che superano i limiti di potenza stabiliti dalla legge.
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