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Assicurazioni auto estere in Italia, sono valide e acquistabili liberamente? Cosa dice la legge
Potrebbe costituire un’ottima soluzione per spendere meno. Ma si può fare?
L’aumento del numero di veicoli con targa estera in Italia ha acceso un dibattito importante sulla validità delle assicurazioni auto straniere nel territorio nazionale, sulle normative vigenti e sui rischi connessi. La circolazione di veicoli immatricolati all’estero, specialmente in caso di residenti italiani, è regolamentata da precise disposizioni legislative che mirano a garantire sicurezza e tutela agli utenti della strada, ma che pongono anche limiti stringenti e implicazioni legali non trascurabili.
Secondo l’articolo 93 bis del Codice della Strada, un cittadino residente in Italia può utilizzare un veicolo con immatricolazione estera per un massimo di tre mesi. Superato questo termine, si impone l’obbligo di reimmatricolazione in Italia e, di conseguenza, di stipulare una polizza assicurativa conforme alle disposizioni nazionali. Nel caso di veicoli di proprietà straniera utilizzati in comodato o noleggio, l’iscrizione al Registro Veicoli Esteri (REVE) entro 30 giorni è obbligatoria, consentendo la circolazione ma con restrizioni specifiche sulla copertura assicurativa.
Per i veicoli comunitari in transito, resta valida la Carta Verde, certificato internazionale che attesta l’assicurazione, ma la disciplina è integrata dalla Direttiva europea Solvency II, che associa il rischio assicurativo al Paese di immatricolazione. Ciò garantisce una tutela articolata, ma non priva di complessità soprattutto in situazioni transfrontaliere.
Condizioni di validità e limiti delle assicurazioni auto estere in Italia
Le assicurazioni auto estere sono considerate valide in Italia solo se:
- La compagnia è autorizzata a operare in Libera Prestazione di Servizi (LPS) o è stabilita sul territorio italiano.
- Il veicolo circola per periodi limitati e in linea con le normative sulla residenza.
- È presente la Carta Verde nei Paesi dove è richiesta, inclusa l’Italia per veicoli non UE.
I casi più problematici si verificano quando il veicolo resta in Italia in modo stabile senza reimmatricolazione. In questa situazione, oltre i tre mesi previsti, è obbligatorio sottoscrivere una polizza assicurativa con un operatore registrato presso l’IVASS o con una compagnia estera autorizzata. Polizze stipulate soltanto per vantaggi economici, senza rispettare i vincoli di residenza o immatricolazione, sono da considerarsi nulle.
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La mancata osservanza delle normative espone a sanzioni severe quali multe elevate, sequestro del veicolo e annullamento della copertura assicurativa, con possibili conseguenze penali in caso di incidente. Inoltre, senza assicurazione riconosciuta, si perde il diritto al risarcimento e si assume responsabilità diretta per i danni provocati.
Negli ultimi anni, le forze dell’ordine italiane hanno intensificato i controlli, anche grazie all’aggiornamento del Codice della Strada, estendendo le verifiche anche ai veicoli assicurati tramite operatori comunitari. In caso di incidente con veicoli esteri, la gestione del sinistro varia:
- Per incidenti in Italia, si deve fare riferimento all’Ufficio Centrale Italiano (UCI).
- Per sinistri in UE, la richiesta di risarcimento passa tramite il rappresentante della compagnia estera in Italia.
- Per sinistri fuori dall’UE, è obbligatoria la presenza della Carta Verde valida.
L’iter richiede la compilazione del modulo di constatazione amichevole e la raccolta di prove, con tempi di risarcimento più lunghi in caso di gestione internazionale.
Il fenomeno delle targhe polacche: vantaggi economici e rischi legali
Un esempio emblematico riguarda l’uso diffuso di veicoli con immatricolazione polacca, motivato da costi assicurativi inferiori e procedure semplificate. Tuttavia, le autorità italiane hanno ribadito che la circolazione permanente in Italia con veicoli e assicurazioni straniere è vietata per i residenti. Chi viola queste regole rischia sanzioni che possono superare i 700 euro, il sequestro del veicolo e la reimmatricolazione d’ufficio. Inoltre, in caso di sinistro, la polizza estera può essere annullata, lasciando l’automobilista esposto a gravi conseguenze civili e penali.
L’IVASS mantiene un controllo rigoroso sull’operato delle compagnie straniere che operano in Italia, come dimostra il recente blocco temporaneo inflitto alla bulgara DallBogg: Life and Health AD, segnale della volontà di rafforzare l’affidabilità del mercato assicurativo transfrontaliero.
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