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Toyota: forte accelerazione verso la mobilità a batteria
Il gruppo Toyota dà una forte accelerazione alla svolta verso la mobilità a batteria, in contraddizione con quanto detto in passato.
La dismissione dei motori a combustione non rientra nei piani Toyota. Eppure, nelle ultime settimane la Casa delle Tre Ellissi ha preso le distanze dalle manovre commerciali tipiche del passato. Le pressioni politiche unite a spinte di mercato, borsistiche e tecnologiche hanno spinto la compagnia di Akio Toyoda a una forte accelerazione verso la mobilità a batteria. Resta comunque il fatto che manterrà un approccio olistico e neutrale alla questione della transizione ecologica. Difatti, secondo i vertici aziendali diverse aree geografiche – Sud America e Africa in primis – mancherebbero delle infrastrutture necessarie per permettere una svolta in tempi rapidi. Inoltre, Toyoda è convinta del bisogno di disporre di energia al 100 per cento pulita, affinché i veicoli siano a zero emissioni per davvero.
Le deadline
Il brand premium Lexus dirà addio alle endotermiche entro il 2035 in Europa, Nord America e Cina. Nel Vecchio Continente, pure la Toyota si voterà all’elettrico o, più esattamente, a una mobilità ZEV, ovvero a zero emissioni: l’offerta comprenderà pure mezzi a idrogeno. Il peso delle ZUV sul totale delle commercializzazione in Europa occidentale è previsto quantomeno al 50% per il 2030 e al 100% per il 2035. Ciò purché vi sia un ritmo di crescita adeguato e sufficienti stazioni di ricarica e di rifornimento per l’idrogeno. Relativamente alle altre aree geografiche, circa l’80% dei volumi globali annui sarà rappresentato da mezzi ibridi, fuel cell o a batteria per il 2030, ma tale percentuale sale al 100% in Cina, al 95% in Giappone e scende al 70% nel Nord America.
Manco a dirlo, i piani stabiliti dalla Toyota andranno a influire pure sulle scelte delle altre società nipponiche parte del suo fitto network di alleanze, dalla Mazda alla Subaru, fino alla Suzuki. Ognuna di queste compagnie, di cui Toyota possiede delle partecipazioni, ne seguiranno la svolta green, anche se a ritmi differenti.
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