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Auto elettriche: cos’è la legge sul “diritto alla ricarica”
La Svizzera approva una legge che permette agli inquilini di installare colonnine di ricarica nei condomini. Scopriamo quali sono le norme in Italia.
Il Parlamento svizzero ha recentemente approvato una legge che garantisce il diritto di installare stazioni di ricarica per auto elettriche nei posti auto privati di inquilini e residenti di condomini. Un passo importante verso la promozione di una mobilità più sostenibile, che non solo semplifica l’accesso alla ricarica, ma offre anche una risposta alle difficoltà che molti cittadini incontravano nella gestione di colonnine in ambienti condivisi. Vediamo anche in Italia cosa prevede la normativa.
Un passo verso la sostenibilità
Questa nuova normativa risponde a una crescente domanda di soluzioni ecologiche e moderne per la ricarica delle auto elettriche. Non è una misura isolata, ma si inserisce in un contesto più ampio che coinvolge vari paesi europei, i quali hanno già adottato provvedimenti simili per facilitare la transizione ecologica. La legge svizzera riflette la necessità di superare le barriere legali e pratiche che impedivano a molti cittadini di adottare veicoli elettrici, a causa della difficoltà di accesso a stazioni di ricarica adeguate.
Come ha dichiarato Krispin Romang, direttore di Swiss eMobility, la mancanza di un “diritto alla ricarica” penalizzava soprattutto gli inquilini, considerando che oltre il 77% della popolazione svizzera vive in affitto. Questo provvedimento, che entrerà in vigore nel 2025, segna quindi un traguardo significativo per la mobilità elettrica.
Prossimi passi per l’attuazione della legge
Il Consiglio federale, il governo svizzero, è ora incaricato di elaborare i dettagli tecnici per l’attuazione di questa legge, che, pur avendo ricevuto l’approvazione parlamentare, richiede ulteriori regolamenti per una corretta implementazione. Le modalità e i tempi precisi dipenderanno dalla velocità con cui i regolamenti necessari saranno definiti, ma, come sottolineato da Romang, ci vorrà del tempo per il pieno sviluppo delle strutture di ricarica. Questo permetterà alla Svizzera di allinearsi a paesi come la Germania e i Paesi Bassi, dove soluzioni simili sono già operative, e rappresenta un’opportunità concreta per i cittadini svizzeri, tra cui gli italiani residenti, che potranno godere di maggiore comodità e efficienza nella ricarica dei propri veicoli elettrici.
Normative italiane ed europee a supporto della ricarica in condominio
Nel 2025, anche l’Italia ha introdotto misure favorevoli per l’installazione delle colonnine nei condomini. La legge italiana stabilisce che ogni condomino ha il diritto di installare una colonnina di ricarica nei propri posti auto privati, a proprie spese, senza bisogno dell’approvazione dell’assemblea, purché non comprometta l’uso delle aree comuni. Per gli edifici non residenziali con oltre 20 posti auto, è obbligatoria l’installazione di almeno un punto di ricarica.
Le nuove costruzioni e le ristrutturazioni importanti dovranno prevedere, oltre alla colonnina, il pre-cablaggio per il 50% dei posti auto. La possibilità di detrarre parte dei costi per l’installazione attraverso il Super Ecobonus rende ancora più vantaggiosa la scelta di dotarsi di una stazione di ricarica, con una detrazione fiscale del 65% che può arrivare fino a 8.000 euro per gli edifici unifamiliari.
Costo e agevolazioni fiscali per l’installazione
L’installazione di una colonnina di ricarica in condominio può comportare un investimento che varia tra i 1.500 e i 3.500 euro, a seconda della potenza del dispositivo e delle necessarie opere di cablaggio. Tuttavia, le agevolazioni fiscali e i contributi regionali possono ridurre significativamente la spesa. Gli incentivi per le aziende e per le flotte aziendali permettono inoltre di ampliare le infrastrutture necessarie per una maggiore diffusione dei veicoli elettrici, in particolare in contesti urbani.
Per gli italiani le nuove normative potrebbero offrire la possibilità di installare una colonnina nei propri posti auto privati e migliorare l’efficienza della ricarica, ma è fondamentale informarsi presso le autorità locali riguardo le specifiche modalità di attuazione.
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