Sport
F1, Max Verstappen: durissima critica al GP di Monaco
Il piano delle due soste obbligatorie non ha funzionato. Nonostante l’intento di aumentare lo spettacolo, i risultati sono stati deludenti.
Il tanto atteso piano di Formula 1 e FIA per rendere il Gran Premio di Monaco più spettacolare, introducendo l’obbligo di due soste durante la gara, ha fallito. Nonostante l’intento di aumentare lo spettacolo, i risultati sono stati deludenti: al posto di una gara emozionanti, si è vista solo tanta confusione, con i piloti che hanno dovuto affrontare strani “trenini” tra compagni di squadra, creati ad arte per generare pit-stop tra i team. Il risultato finale della gara è stato quasi identico a quello delle qualifiche, con poche variazioni e niente di davvero spettacolare.
La critica di Max Verstappen alla regola
Il pilota Max Verstappen, noto per la sua schiettezza e per il suo amore per le corse “vecchio stile”, non ha perso l’occasione di esprimere il suo disappunto. Intervistato da Sky Sports F1, il quattro volte campione del mondo ha commentato ironicamente il nuovo regolamento: “Le due soste obbligatorie non hanno funzionato. Imporre delle finestre obbligatorie in cui farle? Sì, ma in questo caso allora ci mettiamo a fare Mario Kart… Dobbiamo installare dei trucchi sulla macchina, magari possiamo metterci a lanciare delle bucce di banana… avremmo una superficie scivolosa!”.
Al di là di questa battuta, Verstappen ha anche scherzato sullo spettacolo in pista, commentando che i 78 giri sono stati “emozionanti” solo in apparenza, aggiungendo che si è trattato di un evento “fantastico” solo per le risate che suscitava. Ed in effetti, nessuna regola può cambiare i limiti del tracciato di Monte Carlo: rettilinei troppo corti per poter sfruttare il DRS, carreggiata troppo stretta per le auto odierne.
La riflessione sulla strategia della Red Bull e le critiche di Mercedes
Verstappen ha poi parlato più seriamente, analizzando la strategia della Red Bull. Secondo lui, la strategia in questa gara non aveva nulla da perdere: “Avevamo un grande distacco dietro di noi, quindi non c’era molto da fare. Si poteva andare ai box, sperando che succedesse qualcosa e avere fortuna.” Il pilota ha aggiunto che, anche con quattro soste, il risultato sarebbe stato probabilmente lo stesso: “Avrei potuto fare quattro soste e sarei stato comunque quarto. Per noi davanti, questo sistema non ha funzionato”.
Anche in Mercedes sono emersi dubbi sulla nuova regola. Il team principal Toto Wolff ha ammesso che il tentativo di diversificare la strategia non ha avuto successo, anzi, ha peggiorato la situazione: “Abbiamo provato qualcosa di diverso, ma non ha funzionato”. Wolff ha spiegato che, nonostante le modifiche alle regole, il GP di Monaco si vince o si perde il sabato, e la gara è sempre stata dominata dalle qualifiche, con la strategia che non ha avuto l’effetto sperato.
Il futuro del GP di Monaco e possibili cambiamenti
Nonostante le critiche, Wolff ha riconosciuto l’importanza di Monaco nel calendario della F1, sottolineando l’appeal che il Gran Premio ha per gli sponsor e per il pubblico. “Ovviamente vorremmo che questo evento si svolgesse in un’altra maniera”, ha dichiarato, esprimendo la speranza che, l’anno prossimo, le regole possano essere riviste per cercare di rendere la gara più competitiva e interessante. Tuttavia, la sfida resta quella di trovare un equilibrio tra la tradizione del GP monegasco e le nuove regole, che al momento non sembrano aver prodotto gli effetti sperati.
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