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Maserati perde un partner chiave: crisi senza fine per il tridente
Il periodo positivo di Maserati ha costretto il rinomato brand di lusso a ritornare sui suoi passi: il motivo è dovuto ad una grave perdita.
La recente operazione rilancio di Maserati ha dovuto subire una brusca battuta di arresto. Tutto è dovuto alla perdita di un partner che, all’interno del suo piano di crescita attuale, ha sempre ricoperto un ruolo di fondamentale importanza.
Il rinomato tridente dovrà dunque raccogliere tutte le energie possibili e risollevarsi. Il periodo inizialmente positivo a cui molti si erano abituati sarà acqua passata, costringendo l’azienda a voltare pagina. Ecco come si muoverà il marchio in virtù di quanto successo.
Cos’è successo ai piani alti dell’azienda?
Il periodo natalizio nei pressi dello stabilimento torinese non è dei migliori. Quanto emerso ultimamente ha infatti evidenziato una pessima perdita, l’ennesima di un periodo recente poco fortunato.
Dopo la notizia circa la risoluzione della partnership con Transnova, lo stesso destino è toccato al rapporto di lavoro intrattenuto in precedenza con Yasaki. Il ruolo ricoperto dall’azienda in questione era quello di fabbricare i cablaggi per le auto del tridente.
Essendosi il rapporto di lavoro in questione interrotto, i 52 dipendenti impiegati perlopiù a tutelare le parti della Maserati sono stati dunque licenziati. La fatidica lettera è infatti arrivata quasi in simultanea, dopo che la notizia è stata diffusa dagli organi ufficiali.
Cosa succederà ora?
I servizi fino ad ora esterni di Stellantis potrebbero tornare di competenza interna. Il segnale in questione suona più forte che mai, dato che le ditte esterne ancora non hanno ricevuto alcun avviso circa i loro rinnovi di contratto per il 2025.
Il centro di produzione passerà probabilmente da Torino a Caserta, col fine di abbattere ulteriori costi accessori. Non sono ancora chiare le decisioni della multinazionale, ma per le piccole e medie imprese che collaborano con lei non saranno mesi felici, quelli a seguire.
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